La Giunta regionale, su indicazione
dell’assessore all’Edilizia e Lavori pubblici del Friuli Venezia
Giulia, Mariagrazia Santoro, ha valutato l’opportunità di dare
priorità al completamento del secondo lotto di lavori per il
completamento del recupero del castello di Colloredo di Monte
Albano.
Il valore degli interventi ammonta a 10 milioni di euro, di cui
4.338.116,65 già nella disponibilità dell’attuale gestione
commissariale.
Gli altri fondi saranno reperiti in altri capitoli assegnati al
servizio Lavori pubblici della Regione centrale e destinati
sempre ad interventi di ricostruzione conseguenti al terremoto.
L’assessore Santoro ha dichiarato che “è tempo che il castello di
Colloredo torni ad essere un luogo storico vivo e vivibile da
parte della comunità regionale tutta”.
I lavori di recupero organico del maniero sono stati autorizzati
dalla legge regionale 66/1991, “Norme di intervento per il
recupero organico del Castello di Colloredo di Monte Albano”, che
prevedeva a tal fine uno stanziamento complessivo di 15,5
miliardi delle “vecchie” lire.
In un primo tempo la Regione (su delega del Comune) ha gestito la
fase del conferimento dell’incarico di progettazione mediante
bando europeo, avviato nell’anno 2002, giungendo alla fase di
approvazione del progetto definitivo. Dal 2009 l’intervento è
stato curato da un commissario straordinario con delega alla
gestione del fondo.
Il progetto definitivo, datato 2008, prevedeva una spesa
complessiva di 23.478.398,41 euro, che trovava copertura nelle
risorse finanziarie disponibili stanziate, mentre il progetto
esecutivo, con un quadro economico datato agosto 2011, prevedeva
un aumento della spesa, fino a raggiungere un importo complessivo
pari a euro 28.400.000 euro.
Per poter quindi avviare i lavori, almeno entro i limiti dello
stanziamento di bilancio, si è proceduto per stralci funzionali,
con l’affidamento di un primo lotto, riguardante l’ala Nievo, la
Casa Rossa e l’ala Est, la costruzione della centrale tecnologica
e alcune opere di viabilità, per una spesa complessiva di 18,4
milioni di euro, di cui 11.956.288,75 per lavori e 6.443.711,25
euro per somme a disposizione dell’Amministrazione.
In tale contesto il commissario ha proceduto con un apposito
incarico progettuale per la suddivisione dell’opera in due lotti
funzionali. Per il secondo lotto, comprendente il mastio e la
Casetta Nievo, è prevista una spesa di 10 milioni di euro, che
consentirà di terminare definitivamente il recupero.