Creare un soggetto unico di dimensione provinciale avente quale mission la gestione della piattaforma logistico-produttiva udinese, nuovo volano per accrescere la competitività dell’economia friulana. Questa nuova realtà è delineata quale risultante dell’aggregazione dei consorzi Ziu, Cipaf, Ziac con la partecipazione dell’Interporto di Cervignano. Propende per questo scenario evolutivo dei consorzi industriali locali di cui è socia, la Provincia di Udine. Nell’ultima seduta, infatti, l’esecutivo di palazzo Belgrado ha esaminato una circostanziata proposta di aggregazione tra i vari organismi formulata dal Consorzio Ziu (Zona industriale Udinese) che sarà oggetto di confronto anche nella prossima riunione del Consiglio provinciale. “Siamo convinti – motiva il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini – che la strada dell’aggregazione sia quella più valida per rilanciare il ruolo di queste realtà, per ottimizzare servizi e infrastrutture e quindi rappresentare un vero e proprio valore aggiunto e un fattore di competitività per le imprese e i territori”. L’ottimizzazione della logistica è il perno attorno al quale ruota il progetto di aggregazione che comprende, oltre ai consorzi, anche l’Interporto di Cervignano. “Il posizionamento dei Consorzi lungo l’asse ferroviario nord-sud dalla ferrovia Pontebbana allo sbocco a mare di Porto Nogaro e la loro aggregazione con la partecipazione dell’Interporto – commenta Fontanini – è strategico alla definizione di una piattaforma logistica internazionale, un organico ed attrezzato asse logistico-produttivo ricadente nel territorio della Provincia di Udine”. La fusione è la conditio sin qua non della nuova mission dei Consorzi che, solo ricorrendo all’aggregazione, potranno garantire economie di scala nell’erogazione dei servizi (in primis la logistica, leva fondamentale di sviluppo nei nuovi scenari economici globali) e quindi rappresentare un elemento di attrattività rispetto ad altri territori nonché un vantaggio per le imprese che potranno così usufruire di costi inferiori e saranno meno orientate a insediarsi in altre zone. Strategica la direttrice Adriatico-Baltica sulla quale sono localizzati gli ambiti industriali, un posizionamento favorevole da valorizzare diventando snodo rispetto ai mercati più affermati e alle economie più competitive. Una consistente parte dei flussi di merci in transito dal Sud-Est Mediterraneo e diretti verso i grandi porti del Mare del Nord, grazie allo sviluppo previsto dai porti dell’Alto Adriatico (per il Fvg, Trieste) potrebbe essere intercettati e indirizzati verso la destinazione attraverso il Corridoio Baltico Adriatico. Le zone industriali disposte lungo questa direttrice riunite in un unico Consorzio con la partecipazione dell’Interporto di Cervignano potrebbero diventare un polo logistico internazionale.