Dopo il fallimento della Fondazione
musicale Città di Gorizia, è necessario dar vita ad un nuovo
soggetto che gestisca la scuola di musica.
Ne è convito, come del resto i rappresentanti delle principali
istituzioni del Goriziano, l’assessore regionale alla Cultura
Gianni Torrenti, che oggi ha partecipato ad un incontro
incentrato sulle prospettive future di questa realtà storica del
capoluogo isontino.
Torrenti ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dei 19
insegnanti, che “con grande abnegazione hanno portato comunque a
termine corsi ed esami” e si sono aggregati attorno ad un
progetto che potrebbe avere il sostegno del capitale privato (in
particolare la Fondazione Cariplo).
“Riteniamo che un soggetto strutturalmente e burocraticamente più
agile di quello preesistente possa meglio occuparsi del futuro
della scuola – ha spiegato Torrenti – ma non bisogna dimenticare
che per questa, come per altre scuole di musica, c’è una legge
che norma il settore; da parte nostra abbiamo dato la nostra
disponibilità a far sì che il nuovo soggetto possa accostarsi ai
contributi come le altre realtà analoghe presenti sul territorio”.
“E’ ben chiara la volontà di Comune e Fondazione Cariplo di
rilanciare i corsi ed intendiamo appoggiarla, ma senza dar corso
ad interventi straordinari che non sono, a parer nostro, corretti
nei confronti degli altri istituti scolastici”, ha aggiunto
l’assessore, pur esprimendosi positivamente nei confronti di un
supporto allo start-up.
Se si intende riiniziare a settembre, come vorrebbero gli
insegnanti, ha continuato Torrenti, bisogna lavorare sul bilancio
preventivo e rilanciare le iscrizioni, diminuite di circa la metà
rispetto alle punte degli anni passati a causa della crisi.
Torrenti ha espresso infine il suo apprezzamento per l’intenzione
del Comune di mettere a disposizione, in comodato, Palazzo Grassi
ma ha soprattutto osservato che, al di là degli errori del
passato, la scuola va vista “come una nuova opportunità, forte di
150 anni di storia”.
“Si sta aprendo una fase nuova che non deve essere penalizzata da
questi errori”, ha concluso, ribadendo la necessità di avviare un
percorso in linea con quello di altri analoghi istituti
scolastici ed esprimendo l’auspicio che attorno alla struttura si
formino sinergie ed aggregazioni artistiche e culturali che
possono diventare fonte di risorse e che la Regione potrebbe
sostenere.