L’assessore regionale alle Infrastrutture e
Lavori pubblici Mariagrazia Santoro ha partecipato oggi a Grado
(Go) ad un incontro organizzato dal presidente della Camera di
Commercio di Gorizia Gianluca Madriz e da Luis Fumolo, presidente
del mandamento Confcommercio Grado, alla presenza anche del
sindaco dell’isola Edoardo Maricchio e di diversi operatori
economici e imprenditori locali.
Al centro dell’incontro la soluzione delle problematiche legate
all’autorizzazione paesaggistica e al nulla osta monumentale per
i cosiddetti “dehors”, ovvero gli arredi urbani esterni
funzionali alle attività commerciali nel periodo estivo.
“La rilevanza della problematica evidenziata a Grado, ma anche in
tanti altri centri urbani come Udine, Trieste, Pordenone e
Gorizia – ha affermato l’assessore Santoro – è stata lo sprone
principale per poter ottenere al Ministero, grazie anche
all’autorevolezza nazionale della presidente Serracchiani, la
possibilità di iniziare un percorso virtuoso per ottenere regole
e tempi certi. Su questo saremo la prima Regione in Italia”.
Due i principali punti trattati nel corso dell’incontro: la
disciplina permanente che esclude dall’autorizzazione della
Soprintendenza i tavolini, le sedie e simili, ombrelloni o
strutture di copertura, fioriere e simili caratterizzati dalla
possibilità di rimozione a fine giornata lavorativa e la
moratoria di sei mesi per le autorizzazioni già presenti nel 2013
e per le manifestazioni sportive.
L’assessore Santoro ha voluto precisare che non si tratta di una
deregulation in quanto i Comuni restano titolari del rilascio
delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico e
pertanto permane il controllo della pubblica amministrazione
contro eventuali abusi nell’utilizzo degli arredi.
Nello specifico, per Grado, questo significa che tutto quello che
era autorizzato nel 2013 potrebbe essere rimesso nella medesima
fattispecie, presentando semplicemente una SCIA – Segnalazione
Certificata di Inizio Attività al Comune, fatte salve le
eventuali disposizioni comunali contrastanti con il manufatto.
L’assessore ha chiesto la massima collaborazione a tutti
nell’individuare le linee guida da inserire nell’accordo che si
andrà a redigere, inviando le proprie note all’Amministrazione
regionale: il protocollo d’intesa sottoscritto è il primo esempio
sul territorio nazionale ed è chiaro che l’accordo che verrà
realizzato sarà guida per molte altre realtà, simili alla nostra.