La Giunta del Friuli Venezia Giulia ha
approvato, su proposta dell’assessore regionale alla Cultura
Gianni Torrenti, il “Programma regionale di istituzione degli
Ecomusei per l’anno 2015” con l’elenco di quelli riconosciuti di
interesse regionale.
Si tratta di sei ecomusei: delle Acque del Gemonese
(Ospedaletto), Lis Aganis (Barcis), Val Resia (Resia), I Mistirs
(Paularo), Territori-Genti e memorie tra Carso e Isonzo (Ronchi
dei Legionari) e Val del Lago (Pontebba), che hanno tutti
superato la verifica biennale sulla permanenza dei requisiti e la
valutazione delle attività svolte per la promozione
socio-culturale e di tutela e valorizzazione del territorio.
Vengono tutti riconfermati, quindi, nella loro qualifica di
ecomusei di interesse regionale. I primi quattro hanno superato
l’accertamento quest’anno mentre gli ultimi due lo avevano già
ottenuto nel 2014 (Territori-Genti e memorie tra Carso e Isonzo e
Val del Lago).
L’ecomuseo è una forma museale dedicata a conservare, comunicare
e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un
progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio
che produce e contiene paesaggi, risorse naturali ed elementi
patrimoniali, materiali e immateriali ed è geograficamente,
socialmente ed economicamente omogeneo.
Il Programma ne illustra la situazione attuale, fissa le linee di
indirizzo e gli interventi di sostegno per il 2015 volti a
rafforzare le strutture riconosciute di interesse regionale.
La dotazione finanziaria prevista del Piano, per l’esercizio in
corso, sarà riservata al finanziamento dei sei ecomusei e sarà
ripartita in misura direttamente proporzionale all’entità delle
spese ritenute ammissibili, entro il limite massimo di legge del
75 per cento.