Una maggiore valorizzazione in chiave economica delle esperienze dei friulani nel mondo; una rete tramite i Fogolârs Furlans con i “nuovi emigranti” vale a dire gli studenti e i laureati friulani che si trovano all’estero per gli studi o attività professionale; un coinvolgimento dei giovani nell’attività dell’Ente per renderlo ancora più dinamico. Su queste linee intende improntare il suo mandato al vertice dell’Ente Friuli nel Mondo, il neo presidente, l’imprenditore Adriano Luci. Nei giorni scorsi l’incontro a palazzo Belgrado con il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che ha formulato alla nuova squadra del consiglio direttivo, composto da 18 membri, gli auguri di buon lavoro sulla scia di quanto già impostato dai precedenti amministratori. “I friulani all’estero rappresentano un valore aggiunto per il nostro territorio – ha esordito Fontanini -; sono un potenziale enorme in una fase in cui le buone relazioni con l’estero possono contribuire alla ripresa della nostra economia. Pensiamo a esempio ai 14 ingegneri friulani (originari di Udine e Pordenone) impiegati nella Silicon Valley che l’anno scorso hanno costituito un nuovo Fogolâr Furlan nel nord della California. Ecco che i Fogolârs Furlans possono senza dubbio agevolare i rapporti, creare le sinergie giuste con le ricadute più vantaggiose per la nostra terra. Dovranno anche dotarsi di strumenti e collegamenti in grado di seguire i nuovi emigranti che, diversamente dal passato, non si fermano in un territorio ma si spostano con frequenza”.
Sul tavolo anche la questione dei fondi per le realtà che si occupano dei friulani all’estero. Per Fontanini è indispensabile che la Regione razionalizzi individuando nell’Ente Friuli nel Mondo, quello di riferimento con un’adeguata dotazione finanziaria.