Come annunciato nei giorni scorsi dalla
presidente della Regione, Debora Serracchiani, saranno portati
domani all’attenzione del Consiglio regionale una serie di
provvedimenti volti ad evitare che sugli Enti locali – sul Comune
di Trieste in particolare – si riversino gli effetti negativi
della sentenza della Corte costituzionale, che ha impugnato la
legge regionale 22/2010 dichiarando l’illegittimità di alcune
norme relative al personale del comparto unico e quindi impedendo
assunzioni a tempo determinato superiori a quelle previste dalle
leggi nazionali.
Lo conferma l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Paolo
Panontin, che spiega come su questo tema la proposta della Giunta
abbia trovato in Consiglio regionale una larga intesa. “In questi
giorni ci siamo confrontati con tutti i portatori di interesse
individuando una soluzione che confidiamo possa mettere in
sicurezza il personale a tempo determinato. Sotto il profilo
strettamente tecnico domattina saranno presentati alcuni
emendamenti al disegno di legge approvato la scorsa settimana
dalla Giunta regionale che detta Misure urgenti per le Autonomie
locali”.
“L’intesa politica che abbiamo raggiunto – precisa Panontin –
riguarda in generale i servizi sociali dei comuni, i cantieri
lavoro e i lavori socialmente utili, i comuni turistici, le
lingue minoritarie e le minoranze linguistiche (con la legge 38 e
la legge 482) e, per quanto riguarda in particolare la città di
Trieste, importanti e storici servizi socioeducativi, quali asili
nido o ricreatori, che altrimenti sarebbero stati a rischio, con
pesanti conseguenze non solo sulla vita del personale precario
che vi opera ma anche sulle famiglie che di quei servizi
usufruiscono”.
Trovata l’intesa a livello regionale, prosegue l’interlocuzione
con il Governo nazionale e con gli uffici ministeriali, affinché
le norme che domani saranno licenziate dal Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia ottengano il necessario via libera
anche da Roma.
“Sono fiducioso che anche il Governo condivida lo spirito del
provvedimento, che nel suo complesso punta a mettere in sicurezza
l’intero sistema del pubblico impiego regionale”, conclude
l’assessore Panontin, annunciando già per giovedì prossimo 12
giugno una serie di incontri sia al Ministero dell’Economia e
delle Finanze che a quello della Funzione pubblica.