“Non è pensabile che per usufruire di un servizio pubblico per il quale già si paga il canone, i privati debbano mettere ancora mano al portafoglio e intervenire autonomamente per poter risolvere i frequenti disservizi sulla ricezione del segnale a seguito del passaggio al digitale terrestre”. Il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini interviene così in merito alle criticità del servizio dovute allo spegnimento del ripetitore di Udine, dismissione che, nell’ultimo mese, ha costretto diversi cittadini a richiedere l’intervento di antennisti per rimediare a proprie spese ai problemi di ricezione e per poter quindi accedere alla programmazione dei canali Rai. “Costi su costi – aggiunge Fontanini – che di questi tempi incidono pesantemente su bilanci familiari sempre più ristretti. Ecco che le spese sostenute da diversi cittadini nell’ultimo periodo per orientare l’antenna o eventualmente sostituire i filtri se la solo operazione di sintonizzazione non si è rivelata sufficiente, – aggiunge il presidente Fontanini – dovrebbero essere stornate dall’importo del canone il cui pagamento per il 2015 è di prossima scadenza o su quello del prossimo anno. La mancata ricezione del segnale non deve gravare sugli utenti che proprio per usufruire del servizio pagano annualmente la tassa. Mi auguro si possa giungere a una definitiva soluzione del problema e alla garanzia di una copertura del segnale per tutte le zone del nostro territorio. Altrimenti non posso biasimare, malgrado si tratti di una tassa governativa che prescinde dal servizio ma è correlata alla detenzione di apparecchi televisivi, che gli abbonati decidano di non pagare. Gli utenti vanno rispettati e quindi va loro garantito il servizio sostenuto con il canone”. “Le Tv private – fa notare Fontanini – adeguando le proprie strutture tecniche hanno sempre garantito gratuitamente la ricezione del loro segnale”. “Se – conclude il presidente della Provincia di Udine – oltre alla copertura continua e totale del segnale si ampliassero ulteriormente i servizi televisivi dedicati al Friuli anche attraverso un potenziamento della struttura udinese nell’ambito del piano aziendale, potremmo ritenerci doppiamente soddisfatti”.