Si è conclusa proficuamente la collaborazione
tra la Regione e il Gruppo archeologico di Polcenigo (Grapo) per
la realizzazione del sentiero nella foresta regionale del
Cansiglio, nella zona di Candaglia, per collegare Casera Ceresera
alla stazione di valle del cosiddetto “motore alpino”, in
località Cornesega.
Il motore alpino era un dispositivo per l’esbosco di materiale
legnoso utilizzato dall’imprenditore Andrea Galvani (1797-1855) e
che rimase in esercizio dal 1836 al 1841 per far risalire legna
da ardere dalla piana del Cansiglio alla sommità del versante
Est. Costituito da due rotaie parallele in legno su cui si
potevano muovere due carrelli, resi solidali tramite una fune e
una ruota mobile ubicata a monte, il suo funzionamento consisteva
nel caricare con pietrame il carrello di monte e con legna il
carrello di valle: grazie al maggior peso del pietrame, la
discesa di questo consentiva al carrello carico di legna di
risalire, percorrendo un dislivello di 300 m ed una distanza di
700 m.
Presso la stazione di valle è ancora visibile, ricoperta di
vegetazione, la montagnola risultante dal deposito del pietrame
utilizzato durante il funzionamento del motore alpino.
I volontari del Grapo hanno tracciato il sentiero mentre la
Regione con proprio personale ha realizzato le tabelle
indicatrici e il tabellone, nei pressi della riserva di Col
Piova, sul quale è stato montato il pannello divulgativo
realizzato a cura del gruppo archeologico.
E’ stata quindi ripetuta l’esperienza già sperimentata con
successo per il recupero dei cippi storici della Repubblica di
Venezia in Cansiglio, nel quale si erano impegnati assieme il
Servizio regionale per le foreste e il Grapo. La collaborazione
proseguirà nel tempo con la manutenzione del sentiero (tracciato
e manufatti in legno).