Si è concluso “Per fare un tavolo ci vuole…”, progetto promosso dalla Provincia di Pordenone volto alla riscoperta dei vecchi mestieri e al lancio di nuove opportunità imprenditoriali legate alla filiera del legno.
Evitare la scomparsa degli antichi mestieri e aiutare i giovani ad accedere al mercato del lavoro: questi gli obiettivi di “Per fare un tavolo ci vuole… : la riscoperta dei vecchi mestieri e nuove opportunità imprenditoriali legate al legno”, iniziativa promossa dalla Provincia di Pordenone e finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, destinata alla formazione professionale dei giovani e al recupero dei mestieri artigianali. Il progetto, realizzato in parternariato con i comuni di Spilimbergo, Casarsa della Delizia, Comunità Montana del Friuli Occidentale, Isis “Il Tagliamento” di Spilimbergo, Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone, Associazione Imprenditori Boschivi del Friuli Venezia Giulia, Legno Servizi Società Cooperativa, ESCO Montagna Fvg Spa e Cooperativa FlorAlpi, si è concluso nei giorni scorsi con un incontro, nella sala convegni del Nip di Maniago, utile a fare un bilancio di quanto fatto.
Vi hanno partecipato i rappresentanti delle aziende partner di progetto, i funzionari della Provincia di Pordenone con l’assessore provinciale alla Cultura Nicola Callegari, la responsabile del Servizio Giovani della Comunità Montana, Rita Bressa, il vicesindaco del Comune di Tramonti di Sopra, Patrizia Del Zotto, la dirigente scolastica dell’Isis “Il Tagliamento” Lucia D’Andrea, i tutor di Arsap e Soform che hanno curato i percorsi di formazione e addestramento, rispettivamente a Pordenone e a Maniago e, naturalmente, i ragazzi che hanno partecipato alle attività.
Due in particolare i percorsi formativi proposti, “Avvicinamento pratico alle tecniche di utilizzazione forestale, cura e taglio del bosco”, di 140 ore, fra lezioni frontali e addestramento in azienda, attivato a Maniago e organizzato da Soform, cui hanno partecipato 15 ragazzi e 5 uditori, tra i 18 e i 35 anni e “Tecniche di sviluppo innovativo nella filiera legno-bosco-energia”, di 120 ore, tra lezioni frontali e percorso di addestramento in azienda, attivato a Pordenone e organizzato da Arsap, che ha visto la partecipazione invece di 14 ragazzi. A tutti loro sono stati consegnati gli attesti di frequenza, sottolineandone l’impegno profuso come dimostrato anche dall’altissima frequenza delle ore di lezione proposte. I ragazzi, d’altro canto, hanno evidenziato come la formazione abbia rappresentato un’occasione per raccogliere spunti da approfondire in un secondo tempo, magari con altri percorsi mirati.
Soddisfazione per le attività svolte è stata espressa anche dalle aziende partner che hanno ospitato i giovani per l’addestramento. Le imprese hanno sottolineato come il progetto abbia proposto una sfida interessante: aziende private ed enti pubblici hanno fatto squadra per promuovere e realizzare attività dedicate ai giovani. L’auspicio degli imprenditori boschivi è che l’esperienza formativa abbia fornito uno stimolo ai partecipanti per continuare su questo percorso e pensare in futuro ad avviare un’attività nel settore. Anche la dirigente D’Andrea ha evidenziato l’importanza dell’attività di sensibilizzazione svolta all’interno dell’Isis “Il Tagliamento”: «un’attività – ha ribadito la preside – che ben si è integrata con l’offerta formativa della scuola». Nell’occasione, sono stati presentate dai funzionari della Provincia, le iniziative promosse dall’ente intermedio a favore dell’occupazione giovanile, dando particolare rilevanza a “Garanzia giovani” e facendo anche una panoramica sugli strumenti messi in campo per favorire l’avvio di nuove imprese.