
“Rispetteremo l’impegno a concludere i
lavori di riqualificazione del Sacrario di Redipuglia entro la
data del 4 novembre 2017”, ha confermato alla presidente della
Regione Debora Serracchiani il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Luca Lotti, oggi a Redipuglia all’inaugurazione
della piazza delle Pietre d’Italia, che di fatto apre la stagione
delle riqualificazioni e dei restauri nei Sacrari militari in
Italia, ad iniziare proprio da “Redipuglia, il Sacrario più
importante del nostro Paese”, ha sottolineato il ministro della
Difesa Roberta Pinotti.
Proprio per Redipuglia, ha indicato Lotti, nella finanziaria
dello Stato 2014 sono stati iscritti complessivamente circa 11
milioni di euro, sia per la grande “scalinata” che accoglie le
spoglie dei 100 mila Caduti sia per la ristrutturazione dell’area
posta di fronte al Sacrario, quella della Casa della Terza Armata
che ospita il museo della Grande Guerra.
Un progetto, firmato da Eugenio Vassallo e Orazio Carpenzano, che
dovrà cercare, come ha espressamente indicato la presidente
Serracchiani, di trovare la soluzione più idonea all’attuale
viabilità, un problema non solo di sicurezza stradale ma anche
per realizzare “un continuo” storico e architettonico tra il
Sacrario e la nuova piazza, costruita con oltre 8 mila tasselli
lapidei provenienti da tutti i Comuni d’Italia, simbolo di
quell’unità nazionale che proprio la Grande Guerra aiutò
veramente a cementare, come nel suo discorso ha rilevato il
ministro Pinotti: “qui ci sono i nostri Ragazzi”, hanno ricordato
lo stesso ministro e il sottosegretario Lotti, che persero la
vita in quella che fu “un’esperienza epocale, dolorosissima, di
tutto un popolo, una prova fortissima e terribile”.
Una “prova”, ha aggiunto il ministro della Difesa, in cui il
Friuli Venezia Giulia “ha pagato un prezzo altissimo”.
“Qui leggiamo la nostra storia”, aveva in precedenza evidenziato
Lotti, nel corso di una cerimonia struggente, apertasi con la
deposizione di una corona alla tomba del duca d’Aosta e
proseguita poi con una convincente interpretazione della canzone
“Il testamento del capitano” che Mina ha voluto offrire alle
commemorazioni per il Centenario della prima Guerra mondiale, a
cui ha fatto seguito un video della stessa cantante che ha letto
un passo di Carlo Emilio Gadda tratto dalla sua opera antologica
“Giornale di guerra e di prigionia”.
Poi al termine della manifestazione, l’esecuzione dell’Inno
d’Italia da parte della banda giovanile Anbima (Associazione
nazionale Bande musicali italiane) di Gorizia, che ha chiuso in
modo impeccabile una cerimonia voluta dalla Struttura di missione
per gli anniversari d’interesse nazionale della Presidenza del
Consiglio dei ministri, presieduto da Franco Marini, per
mantenere vivo il ricordo e, al contempo, grazie a questa
stagione di restauri che si chiuderanno nel 2018, per raccontare
e far rivivere ai più giovani “il nostro vissuto”, ha dichiarato
Lotti.
Un programma di riqualificazioni ai Sacrari militari che sta
interessando anche Oslavia (impegnati 350 mila euro, è stato
confermato) e Bassano del Grappa, per proseguire quindi con Cima
Grappa e Asiago.
Alle cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, accanto ai
vertici delle Forze armate, il presidente del Consiglio regionale
Franco Iacop, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello,
gli assessori regionali Sara Vito, Mariagrazia Santoro e Gianni
Torrenti, il presidente della Provincia di Gorizia Enrico
Gherghetta, i sindaci di Fogliano-Redipuglia e San Pier d’Isonzo,
Antonio Calligaris e Claudio Bignolin, assieme a numerosi altri
primi cittadini.