“La Fondazione ‘Casa dell’Immacolata di Don
Emilio de Roja’ di Udine rappresenta un’eccellenza nel recupero
dei giovani e delle persone in condizioni di disagio sociale, e
per questo dev’essere valorizzata e pienamente utilizzata”.
Lo ha affermato la Presidente della Regione, Debora Serracchiani,
che ha fatto visita alla struttura incontrandosi con il
presidente della Fondazione, Don Gianni Arduini, e con il
consiglio di amministrazione.
“Si tratta – ha aggiunto – di una realtà che si presta ad
assicurare un supporto concreto alla formazione e all’inclusione
dei giovani minori non accompagnati, che ormai quasi ogni giorno
approdano lungo le coste italiane”.
Nata nel 1952, la ‘Casa dell’Immacolata’ si è adattata negli anni
ai cambiamenti della società, per sopperire ai bisogni sociali
che si sono modificati nel tempo.
Attualmente accoglie minori stranieri non accompagnati, rifugiati
e richiedenti asilo, ma si occupa anche di alcolisti in
trattamento, e di adulti in pronta emergenza.
Dispone di laboratori di falegnameria e carpenteria, dove i
giovani vengono formati per poter essere avviati al lavoro.
Come ha spiegato Don Arduini, assieme ai consiglieri, Diego
Cinello, Franco Miani e Tiziano Venier, nella Fondazione lavorano
23 persone, impegnate a favorire l’affermazione di un progetto di
vita per i giovani seguiti, sostenendoli nell’apprendimento della
lingua italiana, di un mestiere, e nell’inserimento nella società.
La ‘Casa dell’Immacolata’ propone un piano di accoglienza che
comprende percorsi educativi e formativi della durata di due anni
e che prevedono corsi di alfabetizzazione e di mediazione
linguistica, corsi propedeutici di formazione professionale, la
risoluzione delle pratiche di regolarizzazione, percorsi di
socializzazione attraverso attività ricreative, culturali e
sportive, l’avvio del processo di integrazione. I ragazzi
ospitati provengono per gran parte dall’Est dell’Europa e
dall’Africa.