Una ripresa delle assunzioni ed un saldo tra avviamenti e cessazioni che finalmente ritorna positivo con un netto miglioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Sono questi gli indici principali della dinamica del mercato del lavoro nel trimestre gennaio-marzo 2014 registrata dalla Provincia di Pordenone, attraverso l’Osservatorio provinciale del Mercato del Lavoro e delle Politiche Sociali. I nuovi avviamenti, in questi primi mesi dell’anno, sono 11.656, ovvero 852 in più rispetto allo stesso periodo del 2013 (10.804) pari a +7,9%. Numeri ben lontani naturalmente da quelli registrati nel primo trimestre del 2008, all’inizio della crisi, quando le assunzioni erano a quota 15.473 ma che, rispetto allo scorso anno, denotano una confortante ripresa. Anche le cessazioni passano dalle 8.621 del 2013 alle 8.473 del 2014 segnando un -1,7%. Ne deriva che, il saldo occupazionale, ovvero la differenza tra assunzioni e cessazioni, è positivo per 3 mila 183 unità con un miglioramento ancora più evidente rispetto al saldo del primo trimestre 2013 quando si registrò un saldo di 2 mila 183 unità.
CIRIANI – «Sulla base dei dati rilevati dal nostro Osservatorio del Mercato del Lavoro – è il commento a caldo del presidente della Provincia, Alessandro Ciriani – dire che siamo fuori dalla crisi sarebbe un azzardo. Purtroppo, non è così. Certo è che, il nostro sistema produttivo è in forte cambiamento, così come sono cambiati fortemente i rapporti di lavoro». «Per chi è alla ricerca di un impiego, trovare un’opportunità a tempo indeterminato è quasi impossibile, le persone si adattano, passano da un lavoro all’altro e, ovviamente – prosegue Ciriani – non possono essere lasciate sole. Per questo l’Amministrazione provinciale si è posta l’obiettivo di rendere il servizio pubblico per l’impiego sempre più efficiente, con la consapevolezza che, in un sistema del mercato del lavoro di questo genere, supportare i cittadini tanto nella ricerca di un’occupazione quanto nella proposta di una formazione adeguata alle esigenze reali delle aziende del territorio, deve essere la nostra mission». Una mission che non può prescindere da un dialogo costante con le imprese: «Per raggiungere risultati positivi è fondamentale incontrare chi, sul territorio, fa impresa – conclude Ciriani – individuandone le necessità, ascoltandone i bisogni e premiando quelle che vogliono assumere».
AVVIAMENTI – Il 2014, in provincia di Pordenone, apre con una ripresa degli avviamenti complessivi che riguarda principalmente la componente maschile (degli 11.656 lavoratori avviati, i maschi sono 5.836 mentre 5.820 le donne, dato che diventa significativo se confrontati con gli avviamenti registrati nel primo trimestre 2013 quando, su 10.804 lavoratori avviati 5.194 erano uomini e 5.610 le donne). Dei lavoratori avviati 2.026 hanno un’età compresa fra i 15 ed i 24 anni (1.176 maschi, 850 donne), 1.720 dai 25 ai 34 anni (1.704 maschi e 850 donne), 3.235 fra i 35 ed i 44 anni (1.436 maschi e 1.799 donne), 2.055 fra i 45 ed i 54 anni (961 maschi e 1.094 donne), 773 fra i 55 ed i 64 anni (441 maschi e 332 femmine) mentre gli ultrasessantacinquenni sono 131 (109 maschi e 22 femmine). Il confronto con lo stesso trimestre del 2008, evidenzia come la crisi abbia colpito in particolare le persone al di sotto dei 34 anni quando, all’epoca gli avviamenti registrati su 15.473 complessivi furono 3.141, ovvero 1.115 in più rispetto ad oggi. Considerano la cittadinanza invece, i dati evidenziano una ripresa degli avviamenti riguardanti gli italiani (9.187 contro gli 8.411 dello scorso anno) e dei non comunitari (1.327 contro i 1.224 del 2013. Costante invece il numero dei lavoratori avviati comunitari: 1.142 nel primo trimestre 2014 contro i 1.169 dello stesso periodo 2013.
CONTRATTI DI LAVORO – Dai dati elaboratori dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro provinciale, attraverso l’analisi dei dati raccolti negli archivi amministrativi dei Cpi della Provincia, in tema di rapporti di lavoro, quello più allarmante è il dato riferito al crollo vertiginoso dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Nel primo trimestre 2014, i contratti a tempo indeterminato, sono appena il 7,4% sul totale degli avviamenti con un saldo negativo di -657. Quindi, la ripresa degli avviamenti rispetto allo scorso anno, è dovuta ai contratti a tempo determinato (+14,2%) ed al lavoro somministrato (+44%). Da segnalare anche un deciso maggior utilizzo dei contratti di lavoro autonomo (+69,6%), preferito ai contratti di collaborazione (+20,1%).
AMMORTIZZATORI SOCIALI E ISCRIZIONI AI CPI – Sono in totale 2 milioni 652 mila 700 le ore di cassa integrazione autorizzate nel primo trimestre 2014 (623.628 ordinaria, 1.722.328 straordinaria, 306.744 in deroga), 7,4% in più rispetto al primo trimestre 2013 (2.469.783). Al 30 aprile risultano iscritti in lista di mobilità 3.421 persone di cui 2.534 alla lista 223/91 e 887 alla lista 236/93. Dato significativo anche quello relativo alle iscrizioni ai Cpi provinciali che, nel primo trimestre 2014, vede una diminuzione del flusso di iscritti, sia osservando le dichiarazioni di immediata disponibilità (-11,2% ovvero 2.444 contro le 2.753 del primo trimestre 2013) che i curriculum vitae (-18,4% ovvero 3.503 contro i 4.295 del 2013).
CONTESTO ECONOMICO-PRODUTTIVO – Pare senza fine il processo di modificazione del sistema produttivo locale. Il numero delle imprese attive si contrae ancora, in particolare nel settore dell’agricoltura, della manifattura e delle costruzioni. Il saldo fra le imprese avviate e cessate evidenzia un forte valore negativo (-381): ad oggi le imprese attive in provincia di Pordenone sono complessivamente 24.685. Fra queste, il numero più cospicuo è quelle delle imprese del settore del commercio (5.567) qui seguono quelle del settore agricolo (4.973) e manifatturiero (2.977).