Poeta, scrittore, regista ma anche autonomista tra i più attivi. Ecco l’aspetto di Pier Paolo Pasolini che la Provincia di Udine ha inteso approfondire in occasione del 40esimo anniversario della scomparsa dell’intellettuale di Casarsa. L’Ente, infatti, ha organizzato un incontro per lunedì 2 novembre alle 17 nel salone del consiglio provinciale. In apertura è previsto l’intervento del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini mentre a tracciare il profilo del Pasolini autonomista sarà il professor Gianfranco Ellero che illustrerà il volume “Lingua Poesia Autonomia – Il Friuli autonomo di Pier Paolo Pasolini” di cui l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean (sarà presente il presidente Lorenzo Zanon) ha prodotto una ristampa. La pubblicazione realizzata nel 2004 e inserita nella collana di “Studi sull’autonomismo” mette in luce proprio il pensiero di Pasolini in cui – richiamando il titolo – c’è una linea retta che congiunge lingua, poesia e autonomia. Forniranno contributi sulla figura di Pasolini autonomista anche il giornalista Paolo Medeossi e il direttore dell’Arlef William Cisilino. Il professor Gianfranco D’Aronco farà pervenire una testimonianza del Pasolini con cui condivise la fondazione del Movimento Popolare Friulano. A ricordare la figura di Pier Paolo Pasolini autonomista anche il direttore del Messaggero Veneto Tommaso Cerno che coordinerà il dibattito. “Una lezione originale quella di Pasolini – commenta il presidente Fontanini – , e tuttora attuale, che ha imperniato la difesa del Friuli partendo dalla valorizzazione degli elementi identitari, lingua in primis. Non a caso, come ricorda il professor Ellero, nel pensiero di Pasolini c’è una forte correlazione tra lingua, poesia e autonomia. Pasolini puntava in alto per salvaguardare la sua terra. L’augurio è che attraverso le pagine del volume e la riflessione proposta, il suo pensiero riaffiori, si inserisca con decisione nel dibattito e venga preso in seria considerazione per il futuro del nostro territorio”.