“Un progetto razionale di medio-lungo
respiro può rilanciare le potenzialità di Piancavallo, sistemando
le criticità e ampliando le presenze turistiche su tutto l’arco
dell’anno e non solo nella stagione invernale”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, al termine di un sopralluogo con l’Amministrazione
comunale di Aviano guidata dal vicesindaco Sandrino Della Puppa
Zorz nel corso del quale è stata condotta un’ampia panoramica su
infrastrutture e strutture della frazione turistica.
Il primo punto su cui si è soffermata la presidente del Friuli
Venezia Giulia è lo stato della strada che collega Aviano a
Piancavallo, “l’ultimo tratto della quale dev’essere sistemato,
con un intervento di manutenzione. Si tratta di un’arteria
comunale ma – ha precisato Serracchiani – la Regione può fare la
sua parte se ce ne saranno le condizioni”. Nello specifico, si
tratta di riassestare cinque chilometri di manto stradale, mentre
l’Amministrazione comunale chiede supporto per le spese di
sgombero della neve che ammontano a 200mila euro all’anno.
Per il rilancio turistico complessivo di Piancavallo, ha rilevato
la presidente, “è necessario valorizzare le strutture che già
esistono, anche di proprietà regionale, tra l’altro rimodernate
qualche tempo fa, e altre strutture private che attualmente sono
chiuse”. A oggi gli alberghi attivi a Piancavallo sono cinque.
Serracchiani ha visitato l’hotel 1301 Inn, che Promotur ha
affidato in gestione alla Cooperativa Piancavallo 1265 e che
vanta un capacità di 99 posti letto, e le strutture sportive, tra
cui il palaghiaccio da 800 posti e l’attiguo palasport
polifunzionale. La presidente regionale ha apprezzato il
proposito della Giunta comunale di valorizzare Piancavallo
soprattutto nel periodo primavera-estate attraverso una proposta
di turismo sportivo destinato ai giovani. “Un progetto che
permetta di ampliare la ricettività anche fuori dal periodo
invernale – ha osservato – troverà il suo contesto nel Piano
strategico del turismo”.
Tra le opportunità della località in provincia di Pordenone,
accanto all’ipotesi di un centro benessere, è stata indicata la
valorizzazione del turismo malghivo, che conta su una superficie
di 300 ettari, migliaia di ovini e 150 bovini.
Da ultimo Serracchiani ha evidenziato la necessità di affrontare
con attenzione il tema degli usi civici, che può essere ben
affrontato in uno specifico tavolo tecnico.