Rappresentanti di oltre sessanta comuni hanno
preso parte stamattina a Villa Manin di Passariano all’incontro
intitolato “Il mio paesaggio”, con cui la Regione ha chiamato a
raccolta gli Enti locali per ampliare la collaborazione alla
redazione del Piano paesaggistico regionale.
“La condivisione del Piano è fondamentale affinchè questo
strumento rappresenti un’opportunità per riflettere sullo
sviluppo futuro del nostro territorio” ha affermato l’assessore
alle Infrastrutture e territorio Mariagrazia Santoro, aggiungendo
che “coinvolgere i cittadini con iniziative che contribuiscono
alla conoscenza e alla valorizzazione del paesaggio ci consente
di definire assieme il futuro delle nostre comunità”.
L’incontro era rivolto in particolare ai Comuni che non hanno
sottoscritto accordi specifici di co-pianificazione con la
Regione e sono quindi rimasti finora ai margini dei percorsi
partecipativi che dallo scorso autunno sono stati avviati con il
coordinamento scientifico dell’Università di Udine e che hanno
coinvolto un centinaio di amministrazioni.
“Da oggi – ha spiegato Santoro – anche queste amministrazioni
comunali potranno contribuire attivamente al Piano paesaggistico
regionale con diverse modalità, sfruttando i molti strumenti che
la Regione mette a disposizione”.
Ai Comuni viene innanzitutto proposto di collaborare con la
Regione nell’individuazione delle zone A e B dei piani
regolatori, così come definite alla data di entrata in vigore
della Legge Galasso (ovvero al 6 settembre 1985). La
determinazione di queste aree verrà digitalizzata e inserita in
un archivio georeferenziato regionale. Le stesse aree, così
definite, saranno escluse – così come prevede la normativa
nazionale – dall’autorizzazione paesaggistica. “In questo modo –
sottolinea Santoro – renderemo certa l’applicazione della norma,
che è uno degli obiettivi principali del Piano paesaggistico
regionale”.
Oltre a ciò la Regione ha fornito ai Comuni gli strumenti per un
piano di comunicazione “su misura” per stimolare la
partecipazione dei singoli cittadini all’archivio partecipato del
paesaggio.
Si tratta di un “segnalatore online georeferenziato” (accessibile
all’indirizzo www.partecipazionepprfvg.
cittadino può accedere per segnalare gli elementi di valore e
disvalore del proprio territorio, assegnando un punteggio in base
alle caratteristiche culturali, estetiche, paesaggistiche,
storiche, riconosciute. Il segnalatore ha già raccolto oltre 500
segnalazioni da quando lo scorso autunno è stato messo a
disposizione delle comunità che hanno avviato i percorsi
partecipativi locali. “Auspichiamo che ora le segnalazioni
arrivino da tutti i Comuni per arricchire la conoscenza del
nostro territorio”, afferma Santoro. “Da questa esperienza
infatti partirà l’Osservatorio regionale del paesaggio, che sarò
uno degli strumenti più importanti per garantire continuità e
operatività al Piano paesaggistico regionale dopo la sua
adozione”.
I Comuni potranno inserire il link al segnalatore nei propri siti
istituzionali e diffondere capillarmente la conoscenza di questo
strumento attraverso un’attività di promozione a livello locale,
coordinata dalla Regione.
Gli elementi raccolti, in molti casi arricchiti anche da
fotografie, disegni, note storiche, saranno valorizzati in una
serie di iniziative editoriali ed espositive che il gruppo di
lavoro sul paesaggio ha in programma nei prossimi mesi e che
accompagneranno l’ultimo tragitto dell’iter di redazione del
Piano che si concluderà entro l’anno.