La Regione ed i Comuni attraversati dal
fiume Natisone sottoscriveranno una convenzione per
l’elaborazione del piano paesaggistico regionale che valorizzi le
peculiarità del territorio lungo l’asta del fiume
transfrontaliero. L’iniziativa nasce dall’idea di riunire in un
unico ambito di tutela i Siti di interesse comunitario inseriti
nel progetto europeo Natura2000.
“E’ un momento eccezionale di condivisione e sinergia tra enti
locali e cittadini. La convenzione rappresenta infatti uno dei
primi esempi di collaborazione e totale condivisione delle
conoscenze tra Regione e Enti locali nella redazione del Piano
paesaggistico regionale – commenta l’assessore alla
Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro – una sinergia
che nasce dal basso, per la volontà di un comitato scientifico
promotore e di un consistente gruppo di amministrazioni comunali
addirittura transfrontaliere, visto anche il coinvolgimento della
municipalità di Caporetto. E’ una collaborazione che ci consente
di recuperare tutte quelle specifiche valenze che contribuiscono
alla varietà del nostro territorio e che proprio nel Piano
paesaggistico regionale troveranno identità e tutela, con una
semplificazione dei vincoli che attualmente si sovrappongono e
rendono più complessa la difesa e la valorizzazione del bene
paesaggistico comune”.
La convenzione potrà rappresentare un primo strumento
propedeutico all’istituzione del “Parco fluviale transfrontaliero
del Natisone” coinvolgendo i comuni di Taipana, Pulfero, San
Pietro al Natisone, Cividale del Friuli, Premariacco, Manzano,
San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese, Chiopris Viscone e
Caporetto “fermo restando – precisa Santoro – che lo strumento
normativo con cui istituire il parco e la forma giuridica da
dare a questo ente verranno definite negli step progettuali
successivi, da parte del comitato scientifico promotore e dei
comuni coinvolti nell’iniziativa”.
“Il Piano paesaggistico regionale verrà elaborato a partire dal
riconoscimento di ambiti e reti di beni paesaggistici – ricorda
Santoro – la rete fluviale è tutelata per norma e questa sinergia
è l’occasione per elaborare una prima mappa ricognitiva dei
valori paesaggistici di questa splendida area”.
La proposta è stata accolta favorevolmente dai rappresentanti dei
Comuni presenti e dal responsabile del comitato scientifico per
il Parco fluviale del Natisone, Claudia Chiabai: “Questo lavoro
congiunto è una grande occasione per liberare il territorio da
vincoli troppo stretti e rappresenta un volano per l’economia a
partire dalla valorizzazione di elementi naturalistici,
culturali, enogastronomici, storici e ambientali in chiave
turistica. Speriamo che questo progetto trovi anche in basi
normative adeguate, gli strumenti per giungere alla sua
realizzazione”.