“Il sistema salute di Sacile rappresenta un
vero e proprio modello per la Sanità del Friuli Venezia Giulia,
una fotografia della riforma sanitaria che vogliamo”.
Lo ha confermato oggi all’ospedale di Sacile la presidente della
Regione, Debora Serracchiani, al termine del sopralluogo compiuto
assieme all’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca.
“Qui a Sacile l’integrazione tra servizi ospedalieri e territorio
è presente ed avviata da tempo, con la possibilità oggi di
mantenere i servizi che già ci sono ed implementare l’offerta con
ulteriori funzioni, ad esempio trasferendo in questa sede la
Procreazione medicalmente assistita”, ha dichiarato la presidente.
Sacile primo nucleo della riforma sanitaria Fvg, come hanno
indicato Serracchiani e Telesca (“una realtà che sia esempio del
processo di riforma in atto”, l’auspicio del sindaco di Sacile,
Roberto Ceraolo) dal quale sviluppare un modello che divenga
patrimonio comune di tutta la regione.
“Siamo di fronte – ha quindi evidenziato Tedesca – ad un bella
struttura, completa, dove la parte ospedaliera e quella
territoriale stanno sviluppando una grande integrazione: Sacile
ha tutti i presupposti per fare anche un salto di qualità ed
arrivare al modello di riferimento che vogliamo per la sanità
regionale. Ospedale e territorio assieme, senza distinzione, che
fanno tutto quanto serve per offrire prestazioni utili al
cittadino”.
Certamente ci sono dei miglioramenti oggettivi da fare – ed in
questo senso il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa
Maria degli Angeli, Paolo Bordon, ha comunicato che il prossimo
20 ottobre verrà trasferita a Sacile la Cardiologia preventiva, a
creare un polo unito alla Riabilitazione cardiologia – ad
iniziare, tra l’altro, dal centro di Salute mentale nelle sue
parti logistiche, ha osservato Serracchiani a conclusione del
sopralluogo alla struttura sacilese, svolta assieme al direttore
generale dell’Azienda per i servizi sanitari n.6 “Friuli
occidentale”, Fabio Samani.
Struttura che racchiude servizi ospedalieri e territoriali,
l’ambito sociale nell’ex Colonia agricola (con un possibile
ampliamento potrebbero essere ospitare anche le persone colpite
da handicap gravi e gravissimi), la Casa di riposo dotata di 85
posti letto (entro 6 mesi, secondo il direttore Rossano Maset
sarà attivo anche il nuovo Centro diurno per anziani, con ampi
spazi verdi ed una grande palestra), l’annessa Casa del
Volontariato (in cui agiscono ben 21 Associazioni locali dedicate
al volontariato – “un miracolo”, ha affermato l’assessore
Telesca), il Centro di Salute mentale, mentre è allo studio
l’allestimento di un Centro diurno per autosufficienti (e la
creazione di miniappartamenti) e resta da recuperare
organicamente il cosiddetto padiglione Meneghini, che sino ai
primi anni 2000 ospitava l’ospedale della base di Aviano, poi
allocata per motivi di sicurezza all’interno della base Usa dopo
l’attacco alle Twin Towers di New York.
“La tutela della Specialità regionale – ha concluso la presidente
Serracchiani – passa significativamente anche attraverso questa
riforma sanitaria. È una nostra ambizione, quella di fare scelte,
di individuare le priorità, di spendere bene le risorse, peraltro
sempre più scarse. Per fare ciò dobbiamo acquisire la capacità di
essere modello in quelli che riteniamo essere settori strategici.
La sanità è uno di questi: siamo in grado di farlo, grazie ad una
riforma innovativa, che legga bene le esigenze del territorio,
che metta al centro dei servizi sanitari i bisogni delle
persone”, ha dichiarato.
Alla visita hanno inoltre partecipato, tra gli altri, i direttori
sanitari delle due Aziende, Giorgio Simon e Giuseppe Sclippa, il
direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera Tecla Del Do,
il primario Giorgio Siro Carniello, il rappresentante
distrettuale dei medici di Medicina generale Guido Lucchini.