“Si è trattato di un incontro
estremamente utile, che ci ha permesso di raccogliere importanti
suggerimenti e di capire che nel percorso verso la riforma della
sanità stiamo andando nella direzione giusta. Un incontro che ci
è servito anche a sgombrare il campo da dubbi e incertezze,
spiegando che a nessuno è mai venuto in mente di pensare che
questo istituto di eccellenza diventasse semplicemente un
ospedale di rete o di territorio”.
Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani,
oggi ad Aviano (PN), a conclusione di un confronto a tutto campo
con i vertici e il personale medico ed infermieristico del Centro
di riferimento oncologico (Cro) sulle prospettive dell’istituto e
più in generale della sanità regionale nel progetto di
riorganizzazione che si sta per concretizzare.
All’incontro Serracchiani era accompagnata dal vicepresidente e
assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello,
dall’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, e dal direttore
generale della sanità, Adriano Marcolongo. Per il Cro erano
presenti il direttore generale Piero Cappelletti, il direttore
scientifico Paolo De Paoli, quello sanitario Matilde Carlucci e
il direttore amministrativo Cristina Zavagno.
Spiegare la filosofia della riforma ed ascoltare, per fare tesoro
dell’esperienza del personale del Cro. Questo lo spirito
dell’incontro, voluto dalla Regione anche, ha spiegato
Serracchiani, per rispondere “ad un preciso impegno preso dal
vicepresidente” e per rendere note le idee “molto chiare” sul
futuro del Cro: “non solo manteniamo questa eccellenza, ma anzi
vogliamo rafforzarla, metterla in rete con le altre realtà della
sanità del Friuli Venezia Giulia e con il sistema delle
Università, per sviluppare opportune sinergie. Vogliamo che il
Cro ampli la sua attività di ricerca, accentui la sua vocazione
traslazionale, ovvero la capacità di trasformare le scoperte
scientifiche in applicazioni cliniche, che continui a fare
innovazione. E vogliamo anche che il Cro allarghi il suo bacino
di utenza, e che sappia creare una rete sinergica con tutte le
strutture regionali che si occupano di oncologia pediatrica,
nonché di rafforzare l’oncologia dell’adolescenza”.
Il tutto in un contesto in cui il Servizio sanitario in Friuli
Venezia Giulia grazie alla riforma diventi “un modello a livello
nazionale”, partendo da una componente etica che veda l’assoluta
centralità del paziente, con i suoi bisogni.
“Abbiamo l’ambizione di costruire una sanità al servizio dei
cittadino, che garantisca trasparenza, equità ed omogeneità nei
percorsi di cura. Che sia efficiente ed efficace”, ha detto.
Dunque una riorganizzazione che punti alla qualità del servizio
pensando prima di tutto alle persone. Una riorganizzazione per la
quale il rispetto delle risorse non è inteso nell’ottica del
risparmio ma nella logica del buon utilizzo. Una riorganizzazione
che, come è stato chiesto oggi, sarà anche rispettosa dei
professionisti che nella sanità operano, per non sciupare e
disperdere le competenze acquisite.
Per quanto riguarda i tempi della riforma, la presidente
Serracchiani e l’assessore Telesca hanno ribadito che a breve
sarà completata la revisione dei Punti nascita e delle Pediatrie
e tra il corrente mese di giugno e luglio sarà ridefinita la rete
ospedaliera. A fine luglio sarà pronta una bozza di articolato,
sul quale a settembre vi saranno discussione e approvazione. Con
il primo gennaio 2015 per la definitiva entrata in vigore.