La mostra si è chiusa ieri, domenica 7 giugno, con 2.800 visitatori
Ben duemila 800 persone hanno visitato l’antologica che la Provincia di Udine ha dedicato a Mario Micossi. L’esposizione che si è chiusa domenica 7 giugno, allestita nella chiesa di Sant’Antonio abate, organizzata con il sostegno della Fondazione Crup, ha registrato un afflusso di pubblico molto elevato a conferma del grande apprezzamento e dell’interesse dei visitatori nei confronti della produzione dell’artista originario di Artegna e di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della morte. “Un successo, quello registrato da questa mostra di cui siamo molto soddisfatti perché accresce il valore dell’omaggio che la Provincia ha inteso offrire a questo suo grande pittore-incisore – commenta l’assessore provinciale alla cultura Francesca Musto -. Un artista che, come evidenziano i dati sugli ingressi alla mostra, ha lasciato una traccia indelebile del suo operato in quanto personalità artistica di spicco che oggi continua a promuovere e a far conoscere nel mondo la nostra terra, cui era profondamente legato, attraverso incisioni, disegni, copertine e pitture molte delle quali dedicate proprio al paesaggio friulano”.
Dopo la mostra dedicata a Micossi, il ciclo espositivo programmato per il 2015 dalla Provincia di Udine prevede una rassegna dedicata a Nando Toso, (Udine, 1921 – ivi, 2010). Tra i fondatori del Centro Friulano Arti Plastiche, esordisce nel 1943 con una pittura di ascendenza espressionista esponendo a Udine con Marcello D’Olivo e Gino Valle; è presente a sei edizioni dell’Intart, a tre internazionali di grafica e a numerose altre manifestazioni in Italia e in Europa. Stilisticamente possiamo collocare Toso come uno dei primi avanguardisti “autoctoni”, la cui pittura si svolgeva in una serena e quasi fiabesca articolazione di superfici cromatiche cubisticamente strutturate, presente anche nei Paesaggi figurativi degli anni Cinquanta. Nel 1960 la composizione tornò a sganciarsi da ogni pur minimo riferimento alla realtà, unendo all’intensità del colore un impegno costruttivo e scaturendo poi nell’informale.