Anche quest’anno siamo arrivati a dicembre, ormai il Natale è alle porte e per molte persone la corsa ai regali è già iniziata, in barba alla crisi; in questo periodo si trascorrono ore nei negozi o online, alla ricerca del regalo migliore, sperando che sia azzeccato ma soprattutto economico. Se non stiamo attenti rischiamo di lasciarci travolgere da questa frenesia prenatalizia, di carattere esclusivamente commerciale e consumistico, dimenticandoci che in realtà i doni più belli e importanti non si trovano sotto l’albero, perché non sono né materiali, né acquistabili; tra questi, i più preziosi sono senza dubbio l’amore, l’affetto e il calore di una famiglia, di qualunque tipo essa sia.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma ancora oggi, alle soglie del 2022, esistono in Italia tanti bambini e ragazzi che festeggeranno il Natale in un istituto o in una comunità alloggio e che non avranno la fortuna di poterlo vivere in una casa tutta per loro; per cercare di cambiare questa situazione e accasare quanti più minori possibile sull’intero territorio nazionale, dall’incontro tra quattro “Mamme Matte”, professioniste del sociale e amanti della comunicazione, nasce nel 2017 l’associazione M’aMa – Dalla Parte dei Bambini, che è appunto la “rete delle Mamme Matte”.
A oggi il sodalizio, che ha sede a Roma, consta di una rete di 2.500 famiglie accoglienti (single, coppie etero- ed omosessuali) sparse in tutta Italia, opportunamente formate e disponibili a intraprendere un percorso di affido familiare o adozione; tra queste, ben 140 sono quelle che hanno deciso di aprire le porte di casa e del cuore a minori con bisogni speciali, ovvero a bambini che hanno subito gravi traumi o che hanno problemi di comportamento, che sono affetti da disabilità fisiche e mentali di vario genere, che hanno più di nove anni o che sono fratelli e quindi non possono venire separati.
Anche lo Squalo e la Leonessa protagonisti di quest’articolo appartengono alla categoria dei bambini “fortunati” che ormai da anni possono festeggiare il Natale in famiglia, coccolati da una mamma e un papà che li amano così come sono, poco importa se camminano in modo un po’ strano, se parlano più lentamente o se ogni tanto fanno il diavolo a quattro e rendono la vita un inferno! È proprio dentro a quell’inferno che mamma e papà trovano la loro forza e si sentono vivi; sebbene le bruciature siano dolorose e lascino spesso cicatrici indelebili, la famiglia “pazza” di Squalo e Leonessa non cambierebbe mai il suo mondo con un Paradiso costruito sui mezzi sorrisi e sulle frasi di circostanza. Infatti qui tutte le emozioni che la vita regala, belle o brutte che siano, vengono vissute e condivise al 100%, non c’è spazio per i sentimenti repressi, non esistono limiti o barriere, ma soltanto un amore infinito che permette di correre ogni giorno incontro all’ignoto sfoderando il sorriso migliore!
È così che Squalo e Leonessa crescono forti e consapevoli di sé, nonostante un passato doloroso impossibile da cancellare e delle lacune che probabilmente non potranno mai essere colmate; forse è vero, sono bambini diversi dai loro coetanei, ma cosa significa realmente essere diversi? Qual è il termine di paragone, lo standard al quale uniformarsi? Fortunatamente i bambini (e più in generale gli esseri umani) non vengono replicati con lo stampino, non sono fatti in serie, ognuno si caratterizza per le sue peculiarità e merita di essere considerato come persona nella sua interezza.
Se questo vale per i piccoli che aspettano di essere accolti, è altrettanto vero per gli adulti che sentono di poter donare loro amore, cura e affetto; Squalo e Leonessa vivono con una mamma e un papà, ma altri loro amici potrebbero trovarsi ugualmente bene con due genitori dello stesso sesso o con un genitore solo, proprio perché l’amore non conosce limiti né etichette, è un sentimento che tutti possiamo dare e ricevere, a prescindere dal nostro orientamento sessuale, religioso o politico, dal nostro ceto sociale o dalle nostre condizioni psicofisiche.
Da questa convinzione nasce il progetto AFFIDIamoci, curato proprio dalla Vicepresidente delle “Mamme Matte” Karin Falconi; si tratta di un percorso di sostegno alla mono- e omogenitorialità, che accompagna single e coppie omosessuali nella straordinaria esperienza dell’affido familiare, offrendo loro consulenza e supporto durante tutte le fasi di questo bellissimo viaggio, da quella iniziale di conoscenza e informazione fino a un’eventuale chiusura del periodo di affido. È anche grazie a questo progetto che molti minori con bisogni speciali (inclusi quelli derivanti da una disabilità) trovano famiglia e riescono finalmente a diventare Squali e Leonesse innocui, che mostrano i denti per sorridere anziché per mordere.
Sorridere e far sorridere non è sempre facile, men che meno di questi tempi, ma a volte per riuscirci basta davvero poco: una buona dose d’amore, un sacco di pazienza, un pizzico di follia; così il Natale arriverà per tutti, ogni giorno dell’anno, e allora sì che sarà veramente magia! Buone feste a chiunque avrà il coraggio di crederci fino in fondo, il sorriso di un bambino sarà sicuramente il suo regalo più bello!