Questa è veramente l’ultima chiamata per il Paradiso, cara Udinese. O si centra in pieno la partita o quella che possiamo definire la “grande porta della Grande Speranza” andrà a chiudersi, relegando in via quasi definitiva l’Udinese ad un ruolo di margine, almeno per la corrente stagione. Bisogna determinarsi ora, perché non arriveranno o quasi altre occasioni così ghiotte per avvicinare le concorrenti dirette ad un posto al sole. Al massimo ci sarà un’altra sola partita cruciale, quella contro il Bologna del prossimo 30 Aprile, allorquando si disputerà la quindicesima giornata di ritorno. Per il resto in quest’ottica conterà lo stesso, ma comunque molto ma molto meno, la gara che la squadra bianconera del Friuli giocherà successivamente, alla diciottesima sempre del ritorno, quando l’Udinese affronterà (sempre in casa sua) la Sampdoria, dovendo dare anche qui ampie garanzie sul fatto di andare almeno a punti, come si suol dire. Lo richiede la classifica, in queste due occasioni. Il risultato che si deve assolutamente fare, invece, è quello da centrare obbligatoriamente domani alle 15 a Udine, allorquando l’Udinese incontrerà in casa sua il Sassuolo. E in merito a questa partita sono ben due le ragioni per cui l’Udinese dovrà assolutamente centrare i tre punti tondi tondi. Anche qui, è vero, conta innanzitutto la classifica, ma guai a scordarsi di farsi un nodo al fazzoletto in nome di un’altra ragione cardinale. Bisogna rendere onore alla fetta di passato dell’Udinese che sta praticamente più a cuore ai tifosi. Non bisognerà dimenticarsi di rendere il giusto tributo, infatti, al ritorno in Friuli di Arthur Antunes de Coimbra. Al secolo il Galinho, o se preferite, “semplicemente” Zico. Il giocatore che occupa la più grande fetta di cuore del più o meno attempato tifoso bianconero. Il giocatore che rimetterà di nuovo piede in via ufficiale in Friuli proprio in queste ore, e che sarà accolto nella sua terra di adozione professionale da una ridda di dovutamente solenni iniziative che si svolgeranno vuoi per le vie di Udine o dell’Hinterland, vuoi nel contesto dello Stadio “Dacia Arena” di Udine, la cattedrale dei riti domenicali e non dell’Udinese di oggi. La squadra del Friuli ha il dovere comandato di vincere, per celebrare festosamente il suo campione e anche per renderlo felice, visto che Zico ci tiene tantissimo a che l’Udinese possa fare dei passi avanti decisivi, anche per quanto attiene a questo campionato il cui destino non è del tutto scritto per i bianconeri. Si sa soltanto che la salvezza è praticamente cosa fatta, che l’Udinese ha le sue certezze dal punto di vista tecnico avendo dei chiari riferimenti dettati principalmente dalla filosofia del suo allenatore ma non solo. Non si sa invece se l’Udinese potrà togliersi qualche sfizio in più in questo campionato che volge alla sua fase decisiva, e per avere ulteriori elementi in grado di concorrere alla formazione del quadro che potrà essere quello definitivo bisogna per l’appunto assolutamente ricavare certezze da partite come quella che si disputerà domani al Friuli. Match che oltre a essere delle partite assolutamente alla portata dell’Udinese dal punto di vista dell’abbordabilità, assumendo il ruolo di confronti tra parigrado dal punto di vista tecnico, sono anche scontri diretti di classifica che quindi vanno a determinare chi viene prima nelle gerarchie numeriche che più contano, quelle relative alla classifica della massima serie calcistica. Bisogna vincere per onorare la festa al più celebrato campione di casa nostra ma anche per garantirsi qualche possibilità in più in classifica. Questo lo pensiamo noi ma non solo, oltre ai tifosi sono certi di questo numerosi addetti ai lavori, che intravedono nella partita di domani a Udine l’occasione per un pronto rilancio dell’Udinese, in specie dopo la partita ciccata malamente in quel di Firenze. Su un terreno pur ostico sul quale però si doveva certamente rincorrere un risultato ben più onorevole ed auspicabile, magari bagnato da quella cifra di buon gioco che invece è mancata, in un campo nel contesto del quale l’Udinese si è fatta decisamente sopraffare dai Viola, che comunque avevano il dente avvelenato per le recenti rispettive sconfitte e questo si sapeva. L’Udinese non ha potuto così cogliere un pronto riscatto dopo il magro risultato anch’esso esterno in quel di Verona, e si è dovuta rassegnare a centrare quella che non è altro che una ancor più magra figura sul campo dei toscani. Rispetto alla gara che si giocherà domani quindi possiamo dire che il compito principale dell’Udinese dovrà essere quello di raccogliere i cocci dal punto di vista morale maturati in terra toscana, e magari trasformare il relativo pacco piuttosto oneroso da sopportare in nuova motivazione, con una permuta immediata che a questo punto pare necessaria se come detto si vuole cogliere l’obiettivo di fare centro in uno dei due scontri diretti utili che vi saranno da oggi alla fine del campionato. Bisogna mettere tutta sul campo quindi la rabbia maturata per le occasioni perse negli ultimi tempi, e siamo sicuri che Mister Delneri saprà far trovare ai suoi giocatori la chiave di lettura giusta per riuscire in questo compito, da ottimo psicologo quale è noto per essere. L’Udinese deve ottenere un successo proprio ora se vuole mantenere la sua posizione di classifica o migliorarla, ottenendo un progresso rispetto al saldo di classifica della scorsa stagione. Solo attraverso questi passi potrà cantare vittoria, magari facendolo coralmente assieme al suo idolo che domani sarà in tribuna alla “Dacia Arena”, pronto ad accogliere magari un successo che renderà più grande una festa che si annuncia già maestosa. Così ci potrà essere la festa per tutti, in onore ad una Udinese che così facendo farebbe felici tutti. Il suo idolo, i suoi tifosi, ed una critica che per come stanno andando le cose non avrà comunque grossissimi rimproveri da fare all’Udinese. Che così, in specie se vittoriosa domani, potrà godersi la festa per una stagione in linea con le attese e protesa magari ad un encomiabile progresso. Udinese, vinci e la festa sarà veramente, definitivamente grande, con te che potrai goderti il panorama da un piano della piramide rispetto al quale, alla luce di tutto, potrai aspirare a pieno diritto… Basta che ci metti la firma; domani e per un domani: il tuo, “domani”…
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti
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