Parlare di femminilità e di essere donna significa scoperchiare il vaso di Pandora. Nemmeno noi sappiamo come funzioniamo. Alle volte appariamo forti e sicure ma è solo una maschera che copre la realtà; quella finta sicurezza che indossiamo ogni giorno è frutto di una nostra debolezza, non ci amiamo abbastanza. Siamo sempre alla ricerca della perfezione quando probabilmente nemmeno noi sappiamo cosa sia; per me potrebbe essere Julia Roberts, per voi invece Jennifer Lopez. Due idee di perfezione esteriore diverse ma ugualmente inavvicinabili.
Quando ci poniamo un obiettivo è importante guardare in faccia la realtà e non puntare ad un livello troppo alto. Per questo, la prima fase del nostro processo di miglioramento è l’accettazione; per riuscire a porre questa prima pietra nel nostro percorso di coccole, dobbiamo iniziare a guardarci con occhi diversi. Finché non ci accetteremo e ameremo al mille per mille, non riusciremo mai a prenderci cura di noi stesse completamente.
Dopo questo lungo preambolo ricco di parole e pensieri è giunto il momento di parlarvi della prima coccola: è la più difficile perché ci obbliga a guardare in faccia la realtà attraverso lo specchio. È vero, ogni giorno lo facciamo, quando ci laviamo il viso e ci trucchiamo, ma realmente in quell’istante ci osserviamo? Guardiamo come il nostro corpo è cambiato? No, perché non diamo importanza a quell’immagine riflessa oppure perché abbiamo paura di farlo e di vederci come non vorremmo. Per questo ho voluto consigliarvi “il gioco dello specchio”. Lo specchio, che tanto ci fa paura, può diventare il nostro migliore amico, impegnandoci in questo semplice esercizio: ogni qualvolta vi specchierete dovrete dire a voi stesse qualcosa che vi rappresenta, che vi piace oppure no, ma che volete imparare ad amare (sono simpatica, mi piacciono i miei nei, sono brava a cucinare ecc…). Prima o poi vi verrà il blocco dell’artista, non arrendetevi, c’è altro di voi che ancora non conoscete ma che le persone che vi amano vi potranno suggerire, basta chiedere “cosa ti piace di me?” oppure la domanda più tagliente “in cosa posso migliorare?”.
Prima di scrivere questo articolo ho lanciato un sondaggio sul mio profilo Instagram (@sonia.malisani) per capire come la pensassero gli uomini sulle imperfezioni: il 98% ha risposto “meglio naturale e imperfetta” mentre solo il 2% ha preferito “perfetta ma rifatta”. La realtà ci dice che gli uomini sbavano davanti ad un fisico perfetto ma alla fine sposano noi, donne naturali e semplici. Amano le nostre imperfezioni perché ci rendono uniche e vere.
Questa prima coccola vi aiuterà ad accettare il vostro corpo e voi stesse, così come siete, al naturale come mammina vi ha fatte, con i vostri difetti e i vostri pregi. Non è un esercizio per il nostro corpo ma per la nostra mente, perché vederci imperfette può stimolarci a lavorare su di noi. Il mio e il vostro obiettivo è quello di non arrenderci alla realtà ma di cercare ogni giorno uno stimolo per migliorare e amarci sempre di più, anche se imperfette.
Coccoliamo il nostro corpo e la nostra mente di gesti pieni di amore ogni giorno.
Tante coccole a tutte.
Sonia