Quest’anno il regista sudcoreano Bong Joon-ho è entrato nella storia. Con il suo “Parasite” si è portato a casa miglior film internazionale, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film. Un successo più che meritato. Nel suo discorso di ringraziamento, uno dei momenti più emozionanti di quella serata, ha detto: “Quand’ero a scuola ho studiato molto i film di Scorsese, Quentin ha sempre messo i miei film nella lista dei preferiti anche quando non mi conosceva nessuno negli Usa. Todd, Sam vi ammiro. Mi piacerebbe avere una motosega per condividere questo Oscar con tutti voi.”
“Parasite” è un film incredibile, uno di quelli in cui resti incollato allo schermo in uno stato di meraviglia continua. Quando pensi di aver capito come andranno le cose, le carte in tavola cambiano lasciandoti letteralmente a bocca aperta. Tutto in questo film è costruito alla perfezione, non c’è un dettaglio che sia superfluo o fuori posto. Un dramma che indaga il divario tra ricchi e poveri, che anche visivamente ricalca la differenza tra chi sta sotto e chi sta sopra. Solo che “Parasite” non si limita alla denuncia sociale o alla satira, va oltre, perchè è anche un thriller sorprendentemente divertente. Piccola chicca: A un certo punto, con grande sorpresa, “In ginocchio da te” di Gianni Morandi accompagna una delle scene migliori.
In questi giorni al cinema, oltre a “Parasite”, potete trovare anche un altro capolavoro di Bong Joon-ho: “Memorie di un assassino”. Fu proprio grazie a questo film che il regista si fece conoscere in tutto il mondo.