Tempo fa mi è accaduto un episodio curioso… Camminando per strada ho sentito un gruppo di ragazzi parlare del loro futuro. Alcuni dicevano “ah, appena finita la scuola troverò un lavoro ,potrò spendere i miei soldi come vorrò, che pacchia!”. Altri invece dicevano “ah, appena finita la scuola andrò all’università! Starò fuori casa e mi divertirò un mondo”.
Lì per lì, sinceramente, non ci ho fatto molto caso. Poco dopo, proseguendo il tragitto, ho sentito due uomini, sui 35 anni circa, chiacchierare. Uno diceva “ah, appena mi daranno quella promozione riuscirò ad ottenere il mutuo e comprare la casa”. L’altro invece “ah, tra poco mi sposo, sono sicurò che sarò molto felice”.
Le mie orecchie qui hanno cominciato a captare qualcosa ma ancora non riuscivo a elaborare cosa. L’ultimo gruppo è quello che mi ha reso chiaro di cosa si trattasse. Un gruppo di signore anziane intente a fare la spesa cinguettando tra di loro. “domenica sarà una giornata stupenda” diceva una, “vengono i miei nipoti a trovarmi. Ormai abitano all’estero e tornano a casa per le vacanze”. Un’altra, un po’ meno entusiasta ma pur sempre contenta, invece raccontava “anche per me domenica sarà una gran giornata: la mattina andrò a trovare Mariute e poi vado a pranzo in sagra”.
Tra questi non c’è un dialogo in fondo che può colpire più degli altri. All’apparenza sono tutti piuttosto normali e tutto sommato banali. Quello che invece mi ha colpito è come tutti questi dialoghi siamo incentrati su un futuro. Ok, in alcuni casi un futuro vicino, in altri un futuro un po’ più lontano. Tutte queste persone aspettavano che arrivasse un determinato giorno o un determinato avvenimento. Pensare al futuro, anziché al passato, mi è sempre sembrato piuttosto produttivo. Dal passato possiamo imparare a correggere gli errori che abbiamo commesso. Pensarci troppo però, ci porta in una sorta di vortice autodistruttivo dove viviamo di rimpianti e ricordi. D’altro canto, pensare sempre al futuro ci porta a concentrarci su qualcosa che in fondo ancora non c’è. Sì, ci dà speranza, ma attendere sempre che succeda qualcosa non è… stancante? Forse la cosa migliore sarebbe pensare al presente a quello che stiamo facendo, in modo da creare adesso il futuro senza attendere troppo e iniziare almeno in parte a viverlo subito.