Nel contesto nazionale il Friuli Venezia Giulia
si pone ai primi posti per accesso alla banda larga, utilizzo di
Internet e servizi online forniti dalle Pubbliche
amministrazioni. Si tratta di un risultato non irrilevante, dato
che è la seconda regione più “vecchia” a livello italiano e ai
primi posti anche a livello europeo per popolazione con più di 65
anni. L’età è infatti uno dei fattori maggiormente discriminanti,
ad esempio nell’utilizzo di Internet.
Anche in merito al rapporto tra imprese e tecnologie digitali il
Friuli Venezia Giulia si pone ai primi posti a livello nazionale
ed è terza, dopo Lombardia e Lazio, per specializzazione del
sistema produttivo regionale, ovvero per rapporto tra imprese
attive nei servizi ICT e totale delle imprese del terziario. In
questa graduatoria, inoltre, ben due province regionali risultano
tra le prime dieci in Italia: Trieste (quarta) e Udine (decima).
Il settore dei servizi ICT risulta particolarmente brillante dal
punto di vista della creazione d’impresa, in quanto negli ultimi
anni, a fronte della diminuzione generale delle aziende attive in
regione (-7%), l’ICT presenta una sensibile crescita della base
produttiva (+5,3% tra 2009 e 2015).
E’ questa la fotografia dello stato della cultura digitale in
Friuli Venezia Giulia emersa oggi nel corso dell’evento
principale di Internet Day, giornata “smart” dedicata al
trentennale dell’arrivo della Rete in Italia, e che prevede più
di 150 eventi per le scuole, le pubbliche amministrazioni e per
cittadini e cittadine, organizzati da Regione e Insiel con il
patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Al convegno “Agenda digitale regionale, un’opportunità per la
crescita”, aperto dal presidente del Tavolo permanente per
l’innovazione e l’Agenda digitale italiana Paolo Coppola, dalla
presidente della Regione Debora Serracchiani e dal presidente
della Commissione Agenda digitale e assessore regionale ai
Sistemi informativi Paolo Panontin, è stato infatti illustrato il
rapporto “FVG digitale. L’ICT per imprese e cittadini”, curato da
Ires FVg e Isig su dati Istat e Eurostat aggiornati a dicembre
2015 e Movimprese di Infocamere per quanto riguarda la parte
delle aziende.
A due anni dal successo del Digital-day del 5 maggio 2014, si
tratta dunque di un importante quadro di aggiornamento dello
stato del digitale in Friuli Venezia Giulia, e, in particolare
del piano regionale per la Banda Ultra Larga e dell’evoluzione
della rete pubblica Ermes.
L’ “idfvg” è stato infatti organizzato dall’amministrazione
regionale come un’occasione per diffondere un bilancio delle
iniziative avviate nel 2014 e per coinvolgere più settori della
realtà istituzionale e sociale mettendoli in connessione, ha
sottolineato la presidente Serracchiani, ricordando che proprio
domani la Regione FVG sarà la prima in Italia a firmare con il
MIUR, presente alla stipula il ministro Stefania Giannini, un
accordo di programma sulla scuola digitale. Un impegno che
responsabilizzerà in modo più stringente a coprire quelle lacune
ancora presenti in un settore così strategico come quello
dell’istruzione.
Nel ricordare il lavoro della Commissione speciale per l’Agenda
digitale che opera nell’ambito della Conferenza Stato- Regioni,
invece, Panontin ha dato conto del primo risultato importante
raggiunto con l’accordo quadro con il MISE che definisce
importanti risorse per l’infratturazione del territorio e che
destina, per il Friuli Venezia Giulia ben 86 milioni di euro che
si aggiungono alle risorse regionali già stanziate pari circa a
15 milioni di euro.