Nella giornata di ieri, si sarebbe ufficialmente consumata la rottura definitiva tra Mario Balotelli ed il Brescia, club della sua città natale, per il quale aveva annunciato una stagione da vero e proprio leader, dentro e fuori dal campo, al fine di aiutare la squadra a rimanere nella massima serie.La zona salvezza sembra essere però un vero e proprio miraggio per “Le Rondinelle”, attualmente distanti ben 9 lunghezze dalla quartultima posizione ed il cui condottiero sembra avere tirato i remi in barca proprio nel momento di maggiore difficoltà, con il magrissimo bottino di sole 5 realizzazioni in 19 gare disputate.
Stando a quanto riportato da ‘La Repubblica’ il presidente Massimo Cellino, avrebbe inviato a SuperMario una richiesta ufficiale di rescissione unilaterale del contratto, più che mai stufo delle sue assenze ingiustificate alle sessioni d’allenamento di gruppo ed estremamente contrariato dal pessimo stato di forma da lui manifestato alla ripresa post lockdown, chiaro segnale di scarsa professionalità nell’attuazione dei programmi individuali stabiliti dallo staff tecnico.
Emblematiche a tal proposito anche le parole del tecnico Diego Lopez, il quale ha affermato: “Gli avevo dato la fascia affinché provasse la sensazione e la soddisfazione di guidare il gruppo. Io sono una persona che pretende molto, ma che dà anche molto. I ragazzi fin qui hanno fatto un percorso che lui non ha fatto. Hanno lavorato prima con Zoom su computer e poi per due settimane qui, lui non l’ho mai visto. Ci siamo parlati e ci siamo detti tante cose, ognuno è padrone del proprio destino e sa che cosa può accadere. Io ho tre figli e fuori dal campo devo seguire loro e non i ragazzi che già sanno cosa fare per evitare certe conseguenze”.
Nel corso delle tre stagioni disputate in terra francese con le maglie di Nizza e Marsiglia, il centravanti aveva dimostrato una notevole crescita personale e professionale, con l’obiettivo di riconquistarsi la fiducia di Roberto Mancini, in vista del prossimo Campionato Europeo; purtroppo però ci ritroviamo a dover raccontare l’ennesima pagina fallimentare della carriera di Balotelli, un potenziale fuoriclasse che ha bruciato ogni sorta di occasione a causa del suo ego smisurato, a dimostrazione che la tecnica e la classe non sono sufficienti se non adeguatamente accompagnate da valori positivi quali la professionalità, il sacrificio e l’umiltà.
Il futuro del numero 45 è ad oggi più che mai incerto, del resto quale folle sarebbe disposto a promettergli le profumate cifre a cui è abituato a tali condizioni? I presidenti d’oggi cercano professionisti seri, disposti al costante sacrificio per il raggiungimento degli obiettivi. L’era degli indisciplinati ‘bad boys’ è oramai terminata; caro Mino Raiola ora sono solo affari tuoi.
Samuele Marcon