Anche l’ultima squadra italiana rimasta in gara si deve arrendere: l’Atalanta è eliminata dalla Champions per mano del faraonico Paris Saint-Germain, al termine di una gara in cui l’ampio divario tecnico ed economico tra le due sfidanti si è visto solo a sprazzi, come testimonia l’esultanza sfrenata dei giocatori parigini al fischio finale. La Dea è protagonista di un primo tempo a dir poco straordinario, pressa gli avversari, tesse trame, produce una mole di gioco impressionante, che culmina con il meritatissimo vantaggio firmato Pasalic al minuto 26; sulla sponda parigina invece, solo qualche iniziativa individuale del solito Neymar, reo però di aver fallito qualche nitida occasione di troppo e di giocare più per esaltare se stesso che per aiutare i suoi compagni. E’ proprio nella seconda frazione invece, che emerge il nettissimo divario tecnico e di ampiezza di organico tra le due formazioni, le squadre sono stanche, i ritmi cominciano a calare, la squadra di Tuchel- nonostante le numerose e pesanti assenze- ha una panchina lunghissima, il Gasp, per ovvi motivi un po’ meno. Comincia la girandola di cambi, fuori all’ora di gioco il Papu Gomez, malconcio a causa di una botta subita nei minuti immediatamente precedenti, una grave e precoce perdita, se consideriamo che all’appello manca un altro top player come Ilicic, tornato in patria per motivi personali; l’augurio di Bergamo e di tutti gli amanti del bel calcio è dunque quello di rivederlo in campo al più presto, la raffinatezza delle sue giocate manca un po’ a tutti. La sostituzione decisiva però la fa il Psg: minuto 60, fuori Sarabia dentro Mbappè, il pallino del gioco ora è nelle mani dei francesi, che attaccano senza sosta a tutto organico, schiacciando l’avversaria a ridosso della propria area di rigore. Il meritato pareggio lo firma il brasiliano Marquinhos, centravanti aggiunto in occasione degli ultimi disperati assalti, spingendo in porta un invitante cioccolatino offertogli da Neymar. Azione fotocopia tre minuti più tardi, in pieno recupero, stavolta è lo straripante Mbappè a fornire uno splendido assist a Choupo-Moting, il quale ringrazia e spinge in porta il pallone del definitivo 2-1. All’ultimo respiro Muriel si divora la rete del pareggio a tu per tu con Sergio Rico. Si spegne dunque in tre minuti il sogno Champions dell’Atalanta, ma la sconfitta di ieri non macchia il sontuoso percorso compiuto dai ragazzi di Gian Piero Gasperini, che escono a testa altissima dopo essersi battuti alla pari contro ogni qualsivoglia avversaria, nella competizione europea per eccellenza, già salutata da moltissimi club molto più ricchi e blasonati. Il mondo del calcio intero deve a mio parere un enorme grazie a questa società, per aver onorato nel miglior modo possibile questa competizione. Atalanta e Bergamo, calcisticamente parlando, sono oramai un modello, un esempio da seguire, una grande piazza, una grande squadra.
Samuele Marcon