Udinese batte Spal 3-0. Il dominio della squadra friulana su quella spallina è tangibile su tutti i versanti, dalle dinamiche strettamente legate al gioco, alla condizione fisica degli atleti, sino ad arrivare alla dimensione psicologica e motivazionale. I bianconeri sono ora squadra vera, compatta, organizzata, propositiva e micidiale nelle ripartenze, con un’ identità ben precisa, aspetto questo che qui in Friuli non si riscontrava da un po’. Non è stato dunque necessario stavolta, dare fondo a tutte le energie per portare a casa bottino pieno; i friulani pazientano e cercano lo spiraglio giusto per penetrare, avendo di fronte una compagine racchiusa a pieno organico entro la propria metà campo; nonostante ciò l’Udinese la sblocca dopo appena 18 minuti, sfruttando un errore marchiano di Missiroli in disimpegno, il quale in maniera del tutto involontaria, fornisce un perfetto assist a Rodrigo De Paul, che da bravo “diez” insacca all’incrocio dei pali con un destro al volo. Il raddoppio arriva in maniera simile, il fantasista argentino sale in cattedra e al termine di una poderosa galoppata palla al piede, esplode nuovamente il suo destro, un siluro che, deviato da Bonifazi, diventa un invitante cioccolatino da scartare per Okaka, il quale raccoglie l’invito del compagno e insacca prontamente, facendo 2-0 al minuto 32. Da questo momento in poi si intravedono segnali di crescita importanti degli uomini di Gotti per quanto attiene alla gestione della partita, a loro il merito di aver saputo controllare il doppio vantaggio senza troppi patemi, dosando adeguatamente le energie, specie in vista degli imminenti impegni futuri; unico acuto del secondo tempo è infatti il sacrosanto 3-0, firmato ancora una volta Kevin Lasagna, che finalizza un meraviglioso passaggio filtrante di Fofana a tagliare la difesa ferrarese, per l’ennesima volta colta di sorpresa. Al fine di un’analisi estremamente equa ed imparziale, non si possono però sorvolare i limiti della squadra di Di Biagio, la quale tutto ha dimostrato tranne che la fame di vittorie e di punti, tipica di coloro che lottano per non retrocedere; molle, passiva , totalmente rinunciataria la Spal vista quest’oggi, parsa oramai rassegnata al suo destino; del resto non si può fare affidamento solo ed esclusivamente al povero Petagna, che pur mettendoci anima e cuore nulla può se non adeguatamente supportato dai compagni; l’ex tecnico della nazionale under 21, nell’arco di tempo in cui ha seduto sulla panchina della squadra ferrarese, non ha a mio parere dimostrato di avere le conoscenze tecnico-tattiche e l’esperienza necessarie per poter curare una situazione di seria difficoltà, anzi, al contrario. sembra esserci stato un netto peggioramento rispetto alla gestione Semplici per quanto attiene a compattezza difensiva e organizzazione di gioco. “Lotteremo per il miracolo sportivo-” afferma infatti nell’immediato dopopartita, con più amarezza che convinzione. Decisamente sollevato invece mister Luca Gotti, che parla di tre punti pesanti e di una serenità ritrovata in vista dell’imminente futuro. Testa dunque all’importantissima gara di domenica contro la Sampdoria, con un unico obiettivo: fare i tre punti ed avvicinarsi significativamente alla matematica salvezza.
Samuele Marcon