Nella trasferta di Reggio Emilia, i bianconeri battono il Sassuolo in rimonta con il risultato di 3-1, facendo registrare il quarto successo di fila.
L’Udinese quest’anno ha un piglio diverso ed i risultati sul campo ne sono la riprova. Un errore di Ebosse in fase d’impostazione ed un Silvestri non irresistibile regalano il vantaggio ai padroni di casa, che rimangono in inferiorità numerica per fallo da ultimo uomo di Tressoldi al tramonto del primo tempo. Il gol subito però non smuove gli animi degli uomini di Sottil, che continuano a fare la partita, macinando gioco alla ricerca del pareggio. Penetrare la retroguardia neroverde non sembra essere impresa di poco conto, pertanto il tecnico bianconero decide di cambiare canovaccio tattico e di attingere alle numerose risorse di cui dispone in panchina. In uno schieramento a trazione anteriore, tra gli altri, fanno il loro ingresso in campo Beto e Samardzic. Sono proprio loro a regalare un’altra vittoria all’Udinese, il primo con una doppietta ed il secondo con un grandissimo gol di classe all’angolino basso.
Tanti complimenti dunque all’intera rosa per le qualità messe in mostra sino a questo punto, ma di certo non può passare inosservato il buon lavoro di Sottil e di tutto il suo staff. In aggiunta agli aspetti tecnico-tattici ed alla bontà delle scelte operate, al tecnico va soprattutto il merito di aver portato in terra friulana un presupposto fondamentale dapprima mancante: la mentalità vincente.
Samuele Marcon