Come molti di voi sapranno, “A ruota libera” esiste ormai da quasi tre anni e mezzo, infatti è dal 12 agosto 2014 (data di pubblicazione del primo articolo apparso al suo interno) che ogni mese vi tiene compagnia con le sue storie di disabilità positiva e propositiva, vicende personali e professionali di uomini e donne che hanno saputo trasformare le proprie debolezze in punti di forza e che giorno dopo giorno sfidano i propri limiti per inseguire i propri sogni.
Ma com’è nata questa rubrica? Non credo di sbagliarmi se dico che ha preso vita dall’incontro “telematico” tra due persone che hanno tutte le carte in regola per esserne a loro volta protagoniste; mi riferisco nientemeno che alla sottoscritta (nata prematura e affetta da diplegia spastica) e al direttore di nordestnews.com, il giornale on line che state leggendo in questo momento, anch’egli venuto alla luce dopo appena sei mesi di gestazione e colpito da paresi spastica agli arti inferiori. Di me ho già parlato (sia pure incidentalmente) nell’articolo Ritorno a Lilliput, pubblicato il 10 settembre 2014; chi invece non vi ho ancora presentato è appunto il direttore, al secolo Nicola Tosolini.
Nicola nasce a Cividale del Friuli (UD) il 28 febbraio 1969, è un frugoletto che non raggiunge il chilogrammo e che non ha molte probabilità di sopravvivere, almeno a detta dei medici; quell’involucro così piccolo e fragile nasconde però uno spirito guerriero, che non ha nessuna voglia di arrendersi. Forse è proprio per questo che riesce a “ingannare” tutti per oltre un anno, durante il quale sembra un bambino uguale agli altri anche se in realtà non lo è: il suo corpo cresce normalmente, ma di camminare non se ne parla; le sue cadute poi avvengono in modo piuttosto bizzarro, non si sa mai quale parte del corpo toccherà per prima il pavimento, l’unica certezza è che non sarà il sedere.
È appunto questa particolarità ad allarmare la mamma di Nicola, che decide di sottoporre il bambino a una serie di visite più approfondite, dalle quali finalmente emerge la sua disabilità. Ora appare chiaro che Nicola dovrà faticare un po’ più dei suoi coetanei per conquistarsi un posto nel mondo, ma questo non vuol dire che non ce la farà. I suoi genitori sono fermamente convinti che prima o poi riuscirà a camminare autonomamente e in attesa di quel giorno lo trattano in modo assolutamente “normale”, come se non avesse alcun problema, lasciando che impari a cavarsela da solo di fronte alle difficoltà quotidiane.
La “svolta” arriva quando Nicola ha ormai sette anni, in quella che per il Friuli Venezia Giulia è una data tristemente famosa. Alle ore 21:00:12 di giovedì 6 maggio 1976, l’Orcolat incombe sulla nostra regione, in particolare nella zona a nord di Udine (com’è noto tra i centri più colpiti dal sisma vi sono Gemona e Venzone, letteralmente rasi al suolo), inghiottendo una grande quantità di case, vite e sogni; eppure in mezzo a tanti sogni infranti ce n’è uno che si realizza proprio quella sera. Nella sua casa di Moimacco (una frazione di Cividale del Friuli), Nicola sente tremare il letto sotto di sé e si spaventa, non capisce cosa stia succedendo; il desiderio di trovare conforto tra le braccia della madre è talmente forte da fargli dimenticare che in vita sua non ha mai camminato senza appoggi, così per la prima volta la raggiunge contando esclusivamente sulle proprie gambe.
Da quel momento i progressi sono costanti ed è lui stesso a diventare un “terremoto”, vivendo anche un po’ sopra le righe e non fermandosi davanti a nulla; il carattere forte ed espansivo, insieme a un grande amore per la vita, lo porta a collezionare diverse esperienze: per esempio, in età adolescenziale si ritaglia un ruolo da portiere nelle partite a calcio con gli amici, mentre qualche anno dopo inizia a frequentare le discoteche, rendendosi conto quasi subito che preferisce stare dietro alla consolle piuttosto che in pista, dove rischia sempre di cadere. Così ben presto intraprende una carriera da disc jockey, approdando anche in radio; questa nuova avventura lo appassiona molto e gli consente di girare mezza Italia incontrando numerosi artisti, socializzando tanto e imparando a relazionarsi ancor meglio di quanto già gli veniva naturale…Tanti buoni conoscenti, alcuni amici fidati, qualche ‘amica’ e…
…Ormai siamo agli anni ottanta e i primi computer sono già in circolazione, sebbene siano pochi coloro che li sanno accendere; ancora una volta il futuro direttore di nordestnews.com non si lascia intimorire dalla novità, decide anzi di approfittarne e cavalcare l’onda, facendo del pc un vero e proprio strumento di lavoro: dopo aver partecipato a un corso fotografico riservato a soli professionisti in un’agenzia milanese, lo usa per ritoccare le sue foto di moda; in seguito, quando diventa anche un reporter, lo utilizza come elaboratore di testi; oggi invece è passato dall’altra parte della barricata, come si suol dire, ed essendo un programmatore di professione riesce a rendere intelligenti i pc che vengono affidati alle sue cure.
Nicola, ormai per tutti Nick, continua tutt’ora a dedicarsi al giornalismo, alla fotografia ed alla musica, ma in particolare veste i panni del direttore; oltre ad aver ideato e a dirigere la testata giornalistica on line che state leggendo (che tratta principalmente di sport e spettacolo), è anche direttore di “Incontro”, periodico della sezione udinese dell’ANMIC – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.
Soprattutto nei weekend, sale in macchina e guida fino a Sacile (PN), dove ‘le sue donne’ lo aspettano a braccia aperte; eh sì, perché da tempo sono proprio loro, la sua compagna ed una ex bimba ormai sedicenne che egli ama come fosse sua, a rappresentare la ciliegina sulla torta di una vita che non è mai stata perfetta né priva di ostacoli, ma che rimane comunque fantastica!