Quelli che sanno di calcio, non come il sottoscritto, spesso in interessantissimi dibattiti si scornano parlandosi uno sull’ altro tanto che lo spettatore capisce molto poco, ma comprende bene una cosa su cui quasi tutti questi ‘maestri di calcio parlato’ sono concordi.
Perchè tifare Udinese? Perchè tifare una squadra che scopre talenti, si piazza nelle coppe, per poi venderli e non vincere nulla a livello sportivo?
Oggi in punta di ‘penna’ voglio cercare di spiegare a questi ‘guru dell’ urlo’ che prima di parlare dei pedatori, o meglio, di una società che da 25 anni, senza indebitarsi, naviga pressochè stabilmente nelle zone medio alte della classifica, dovrebbero guardare le figure che fanno le cosidette ‘grandi’ del nostro mediocre campionato quando vanno in Europa. Queste big spendono per un giocatore quanto l’ Udinese per l’ intera rosa e molto spesso la resa europea è di poco superiore ed a volte pure inferiore, a quella della banda dei Pozzo. Se poi come è capitato ai bianconeri friulani nell’ ultima apparizione europea, si fanno 10 azioni goal, si colpiscono 3 pali e si prendono due goal improbabili dalla distanza, io dico solo una cosa: questo è il gioco del calcio. Spesso ci dimentichiamo che non è una scienza e come in tutte le manifestazioni ludiche, giustamente, la fortuna a volte può determinare il risultato, nel calcio più che in altri sport. Se non si riesce ad accettare questo allora non si dovrebbe seguire il calcio. Spendere milioni o trattenere giocatori contro voglia non ti fa vincere il campionato, se così fosse non si spiega come Napoli o Lazio non vincano quasi nulla o come l Inter riesca ad arrivare dietro all’ Udinese. Certo errori se ne sono fatti e si son buttate delle buone occasioni, ma non perchè in quei casi non ci fossero giocatori, semplicemente perchè si è sbagliato il rigore, il gol, o l’ intervento difensivo, spesso da parte di giocatori tutt’ altro che scarsi, perchè il calcio è così.
Pensando a qualche anno fa vorrei ricordare una cosa ai parlatori di calcio; Se è vero che Muriel non riesce ad esplodere, non perchè, come io credo, non ha la testa, ma perchè ha le ali tarpate dalla presenza di Di Natale, allora se non si fosse venduto Isla non sarebbe esploso Basta, non cedendo Di Michele non scoprivi di Natale, se non si fosse ceduto Asamoah che fine avrebbe fatto Allan? Prima di Pozzo si esultava alle vittorie contro Gualdo e Cittadella ora con Liverpool e Milan. Non siamo è un film, dove arriva il ragazzino sudamericano che per sbaglio fa un provino e diventa un campione che ti fa vincere lo scudetto, anche se a Udine a volte le favole si sono vissute, almeno in parte, come nel caso di Sanchez o Zico. Forse quel salto di qualità di cui tanto si parla non ci sarà mai, forse con Pozzo, Paron tifoso a cui vanno molti meriti, ma non certo esente da colpe, l’ Udinese vincerà un trofeo, magari una quella coppa Italia che tante volte è stata snobbata e che accontenterebbe quei tifosi che non vogliono solo sentire il profumo ma anche il sapore di un trofeo, forse starà in serie a altri 30 anni, senza mettere nulla in bacheca e magari prima o poi tornera a giocare col Gualdo; ma che tifa Udinese, il tifoso vero, quello che quando perde stà male una settimana e quando vince guarda i goals fino all’ ultima trasmissione sportiva su un improbabile canale alle 3 di mattina, continuerà sempre ad urlare Fuarce Udin, perchè ciò che conta sopra ogni cosa, non è il giocatore, non è il presidente, non è l’ allenatore, non sono le improbabili maglie bianche che speriamo spariscano presto, ma il bianconero friulano che c’è nel cuore.