la prima volta l’ho incontrata,
non mi ricordo come ma
mi è entrata dentro e c’è restata.
Vivo per lei perché mi fa
vibrare forte l’anima,vivo per lei e non è un peso.”
Chi non ha mai sentito, o addirittura cantato, queste parole? Compongono la prima strofa di “Vivo per lei”, canzone originariamente incisa dagli O.R.O. ma in seguito portata al successo (in una nuova versione) dallo straordinario duetto di Andrea Bocelli e Giorgia. Com’è ormai risaputo, la “lei” della canzone di Boccelli è la musica, che fa “vibrare forte l’anima”.
Inserita in una canzone, questa può sembrare una frase ad effetto, il cui scopo è arrivare diritta al cuore di chi ascolta; in realtà però, se andiamo a rispolverare le nostre reminiscenze di fisica o più semplicemente a consultare un buon dizionario d’italiano, scopriamo ben presto che la musica è un insieme di suoni e che ogni suono è la “vibrazione prodotta da un corpo in rapida e regolare oscillazione, che si propaga nell’aria o in altri mezzi elastici producendo una sensazione uditiva” (definizione tratta da http://dizionario.internazionale.it/parola/suono). Ecco allora che, per la proprietà transitiva, potremmo dire che la musica è un susseguirsi di vibrazioni che giungono al nostro orecchio; da qui vengono poi trasmesse al cervello, che le rielabora sotto forma di sensazioni e le lascia entrare nella nostra anima.
Ma cosa accade se per qualche motivo la funzionalità del nostro orecchio è totalmente o parzialmente compromessa? In quel caso non siamo in grado di percepire le sensazioni uditive prodotte dai suoni, tuttavia, se opportunamente stimolati e allenati a farlo, possiamo riconoscere i suoni in quanto vibrazioni.
È proprio grazie a questa possibilità che Martina Giammarini, una ragazza ventiquattrenne di Ladispoli (RM), sorda dalla nascita, riesce a “sentire” la musica e a vivere le emozioni che essa le trasmette. Avvicinatasi alla danza su consiglio medico, Martina ha iniziato a ballare all’età di quattro anni e da allora non ha mai smesso: quello che doveva essere un aiuto per il suo problema, uno strumento per farla uscire dal bozzolo di silenzio nel quale era prigioniera, si è subito rivelato una grande passione da coltivare, oltre che un modo molto efficace di esprimere i suoi sentimenti.
Grazie all’amore dei familiari e all’affetto degli amici, che non le hanno mai fatto mancare il loro sostegno, né tantomeno pesare la sua disabilità, Martina è riuscita a diplomarsi brillantemente alla Scuola del Balletto di Roma e oggi è in grado di mettere la sua passione al servizio delle nuove leve, lavorando come insegnante presso la “Scuola di Danza Nexus” di Ladispoli, nella quale lei stessa aveva mosso i primi passi una ventina d’anni fa.
Sicuramente, le giovani allieve e i giovani allievi della maestra Martina non imparano da lei solo l’arte coreutica: forse non se ne rendono completamente conto, ma durante le sue lezioni apprendono anche l’importanza di credere nei sogni e di impegnarsi per realizzarli; inoltre capiscono che tutti noi abbiamo dei limiti, ma non per questo dobbiamo darci per vinti, infatti la volontà e la determinazione permettono spesso di superare ostacoli che a prima vista sembrano insormontabili e di raggiungere traguardi che al momento della partenza non osavamo neppure immaginare.
Questo messaggio non è rivolto solo alle bambine e ai bambini della “Scuola di Danza Nexus”, bensì ad ogni essere umano: ecco perché Martina Giammarini ha scelto di “allargare il suo pubblico” partecipando all’edizione 2015 di “Italia’s Got Talent”, in onda ogni giovedì sera su Sky Uno (e in replica su Cielo qualche giorno dopo); all’interno di questo show, giunto ormai alle ultime battute (la finalissima andrà in onda il 14 maggio), la nostra ballerina è riuscita a scaldare molti cuori, compresi quelli dei giudici, strappando qualche lacrima ma soprattutto molti applausi e molti voti, quelli che le hanno permesso di arrivare fin qui, a un passo dal podio. Certo, non possiamo prevedere il risultato finale della gara, possiamo solo augurarci che tutto si concluda nel migliore dei modi, ma già sappiamo che … comunque vada, sarà un successo!
Eh sì, perché Martina la sua sfida l’ha già vinta la prima volta che ha messo piede su quel palco e si è esibita davanti alle telecamere e a milioni di persone; sicuramente, tutti coloro che l’hanno seguita, in studio e da casa, hanno potuto ammirare sin da subito la sua bellezza e la sua grazia, ma soprattutto il suo grande cuore: quel cuore che le batte in petto a ritmo di musica (anzi, che le permette di “sentire” la musica e di fondersi con essa); quel cuore che dona e riceve amore incondizionato; quel cuore che ogni giorno la spinge ad accogliere con un sorriso i clienti che si presentano alla porta dell’Emporio 19 di Ladispoli (www.emporioconceptstore.it) e magari ne approfittano per concedersi una pausa sorseggiando uno degli strepitosi aperitivi o degli originali cocktail preparati proprio da Martina.
Ballerina, moglie e Bar Lady: è così che la finalista di “Italia’s Got Talent” immagina il suo futuro, almeno a grandi linee; per i dettagli, si sa, bisogna dare tempo al tempo: a ventiquattro anni la strada è ancora lunga ed è difficile distinguere con precisione ciò che si nasconde dietro l’angolo, nella migliore delle ipotesi si può riuscire a scorgerlo. Ebbene, per Martina questo non è un problema: lei ama vivere giorno per giorno e crede fermamente nella nella forza dei suoi sogni, sicura che prima o poi diventeranno realtà; ecco quindi che per lei i programmi a lungo termine non hanno molto senso, è decisamente meglio godersi la bellezza della vita e continuare a (far) sognare a ritmo del cuore!