Alla vigilia della gara che si giocherà in esterna in quel di Empoli all’Udinese di Mister Delneri restano da dipanare solo alcuni problemi residui emersi nella gara contro la Roma al Friuli, ed il nostro compito odierno in questa edizione di “Punto Bianconero – Weekend” sarà proprio quello di indicizzare ed enuncleare l’essenza di questioni come quelle sulla breccia. Iniziamo a scorrere il rooster bianconero per individuare quelli che sono i nuclei problematici relativi ai singoli e partendo dalla retroguardia bianconera ci accorgiamo sin da subito che rispetto alla vigilia della partita contro la Roma balza agli occhi un’emergenza di un certo rilievo, innanzi a tutto. Orestis Karnezis, il portiere titolare dell’Udinese che fino al pre-gara contro l’Inter era una garanzia assoluta per una formazione come l’Udinese non rende più a puntino come hai vecchi tempi. Anzi le sue topiche sono abbastanza numerose: la forbice che separa gli elementi ed eventi positivi da quelli negativi o nefasti è molto più ristretta rispetto a qualche tempo fa nel caso dell’estremo difensore greco, che quindi non è più quel baluardo insormontabile di qualche tempo addietro. Sulla linea difensiva, per fortuna, notiamo che inizia ad emergere quel difensore che sembra avere proprio un eccellente talento e risponde al nome di Samir. Un elemento che in prospettiva futura potrebbe diventare addirittura equiparabile a suoi connazionali brasiliani di tutta rilevanza quali Marquinho o addirittura Cafù: l’unico differenziale tra quest’ultimo e Samir è che il più giovane prospetto gioca sulla sinistra, per il resto il talento ha praticamente moltissime delle qualità che dal punto di vista quantitativo e qualitativo poteva vantare il suo noto predecessore che ha spopolato anch’egli principalmente nella Roma, alla stessa stregua di Marquinho che però tende a giocare più che altro sulla linea di centrocampo. Sulla stessa linea nella quale, nel caso dell’Udinese di questi ultimi tempi, sta facendo furori un certo Fofana, che tra qualche tempo potremo a tutto diritto paragonare a suoi illustri predecessori come Evrà o Pogba, tanto per fare dei nomi di sicuro cabotaggio. Il reparto che costituisce il vero problema dell’Udinese di questi tempi ed il differenziale negativo che negli ultimi tempi ha fatto peggiorare le cose in casa bianconera l’attacco, riguardo al quale possiamo di sicuro sottolineare che vi sono due uomini che non hanno la benché minima resa all’altezza della situazione in questi ultimi tempi, stiamo parlando ovviamente di Therau e Zapata, che noon si riesce a capire per quale pastrana ragione siano le vere e proprie palle al piede di questa Udinese, due avanzati che sembrano dei fantasmi in campo di questi ultimi tempi, e continuando a viaggiare su livelli così bassi – visto che non riescono a dare un supporto sufficiente alla squadra – potrebbero avvicinarsi all’atto di venire avvicendati con qualche altro giovane con prospettive di rendita e di crescita ben migliori. L’Udinese deve assolutamente cercare soluzioni che garantiscano un avvicendamento degno per avere soluzioni in più a questo punto possiamo far alzare metaforicamente dalla panchina uomini che rispondono al nome di Stipe Perica, o dell’ “ultimo ritornato” Ranegie, anche se sulle possibilità di quest’ultimo lo scetticismo permane alla luce dei livelli di rendimento denotati dal giocatore nella sua precedente Era in bianconero. Resta soltanto da sperare quindi che i numeri del centravanti non più così giovane abbiano preso quota in uua certa misura, altrimenti è difficile credere nel fatto che il suo supporto alla squadra possa essere in linea con le attese. E’ emergenza attacco quindi per l’Udinese, che sembra attraversare peraltro un periodo nel quale apparentemente i muscoli dei giocatori sembrano girare a sufficienza solo per mezza partita. Ora, quindi non resta che correre al più presto ai ripari, intensificando in settimana il lavoro sull’autonomia fisica dei campioni bianconeri, meramente perché essi devono rendere al massimo delle loro possibilità, e quindi viaggiando alla pari con altri campioni di livello della Serie A, in vista di una prima parte di girone di ritorno che dovrebbe essere a dir poco infuocata sino alla nona giornata, e quindi sino a Marzo inoltrato, con impegni che metteranno a dura prova la resistibiilità delle zebrette. Meglio quindi cercare di portare il livello agonistico della squadra alla pari con le altre realtà della massima Serie, per far tutto fuorché figurare in un lasso di tempo intermedio che deciderà le sorti dell’Udinese in questa stagione. Durante questo periodo diventa fin quasi fatuo asseverare che bisognerà raccogliere più punti possibile, e per fare questo bisognerà avere un livello di intensità in gara paridignitario rispetto a quello delle altre formazioni in ballo. Bisognerà lavorarci sopra, quindi, già in vista della gara esterna contro l’Empoli, sul cui campo l’Udinese non potrà certo permettersi di mettere il limitatore alle proprie capacità di corsa, così come fatto per insufficienza di fiato nel secondo tempo dell’ultima partita contro la Roma. Ora l’Udinese dovrà diventare sin da subito capace di correre come le altre, perché altrimenti le partite utili a raggiungere la quota dignità in classifica vanno dissolvendosi così come le relative possibilità di guadagno della squadra bianconera. Meglio quindi imparare a correre con continuità prima possibile. Così facendo ben presto quota 40 sarà raggiunta, e così si potrà pensare anche ad altro. Magari anche a rinforzarsi sul mercato, così come l’Udinese sta facendo in proiezione già in questa finestra di mercato. Così il sogno bianconero potrà riprende forza travolgente come noi mai, grazie sopratutto agli attributi di un tecnico votato alla causa bianconera come il friulano Delneri, che ci sta mettendo anim’e core e che merita alla stessa stregua dell’Udinese di vedere ripagati i propri sforzi. Ripartiamo sin da subito, quindi, perché è proprio il caso di guadagnare sulla tabella di marcia quanto più tempo possibile. Per tornare ad essere EuroUdinese, quella che mette d’accordo tutti, prima possibile…
Articolo di
Valentino Deotti
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