Togliamo i primi minuti, chiusi sul 12 pari (merito, da parte milanese, del solo Paleari): una volta messa in sintonia la difesa, non ce n’è stato più per nessuno. Il divario è cresciuto via via fino a toccare i venti punti. Un mini-recupero dell’Urania è subito frustrato da un 9-0 friulano, game over a dieci minuti o quasi dalla fine.
Debbo dire che la chiusura della regular season mi aveva leggermente preoccupato: oggi i dubbi sono stati dissipati. Non so quanto lontana possa arrivare questa squadra, ma di certo lo stato agonistico e la forma fisica dei bianconeri di coach Lino Lardo sono eccellenti: nel secondo quarto hanno preso quattro rimbalzi di fila in attacco, a seguito di un errore di DiGiulio dalla lunetta, svettando sopra gli avversari come giocassero contro ragazzi del minibasket.
Martedì si replica: sono conscio che l’Urania di oggi non può essere il vero volto della formazione milanese. Sparito (tre falli) il totem Paleari, miglior centro del girone per punti e rimbalzi svitati dall’anello, i biancorossi si sono squagliati senza opporre resistenza alle folate offensive, spesso divertite quanto divertenti, dei vari Truccolo, Pinton, Poltroneri e di un miglioratissimo Joel Zacchetti. Solido Castelli, ottimo Porta cui una direzione arbitrale dilettantesca ha fischiato un paio di falli quantomeno trascurabili rompendone ritmo e certezze.
Ma per fermare una GSA del genere ci vuole altro: all’A.P.U. servono altre sei vittorie per raggiungere l’agognata promozione, in questo lungo e cervellotico playoff; due contro Milano, tre contro Orzinuovi o Bergamo ed una, auspicabilmente, nella final four di Montecatini. Noi ci saremo, loro anche e il Settore D ovviamente è sempre presente. Stay tuned.