Cristian Micheletti, scienziato della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), ha pubblicato su Physics of Life Reviews una rassegna su un innovativo strumento di analisi delle proteine, metodo per il quale lui e il suo gruppo di ricerca sono un punto di riferimento nella comunità scientifica internazionale.
Per capire come funziona una proteina si può analizzare la sua composizione chimica, oppure osservarne la forma. Un modo tutto nuovo di studiare le proteine però consiste nel vedere quanto sono flessibili e come le diverse parti si muovono. Cristian Micheletti della SISSA, pioniere in questo tipo di studi, ha appena pubblicato una revisione sistematica di tutta la letteratura in questo nuovo e promettente campo di studi, che rivela le grandi potenzialità di questa metodologia innovativa.
Le proteine sono molecole che all’interno di un organismo svolgono moltissime funzioni, di vitale importanza per la sopravvivenza di un organismo. Gli scienziati le studiano per esempio osservandone la composizione, svelandone così la sequenza chimica (l’insieme di aminoacidi di cui è fatta una proteina). Un altro tipo di analisi invece è quella che cerca di definire la forma tridimensionale della proteina, molto importante per capirne le funzioni. Tutte queste analisi vengono in genere fatte con metodi comparativi che mettono a confronto più molecole. Una nuova frontiera oggi sono gli studi che analizzano la “dinamica interna” delle proteine, cioè come queste si piegano e possono mutare forma.
“Immaginiamo una forbice, un oggetto che ha una funzione ben precisa. Possiamo analizzare il materiale di cui è fatta, che ci dirà qualcosa sul suo uso. Possiamo poi osservarne la forma, che ci dice ancora di più. Possiamo infine osservare come le diverse parti di cui è composta si muovono, così avremo finalmente un quadro completo della sua funzione”, Spiega Micheletti. “Questo è quello che stiamo facendo con il nostro gruppo alla SISSA: osserviamo come le unità che formano le proteine si muovono e cerchiamo di sviluppare degli strumenti di analisi comparativa che possano essere utili a tutta la comunità scientifica”.
Micheletti e il suo gruppo sono stati fra i primi a lavorare su questo fronte e rappresentano una voce autorevole nel campo, al punto che la rivista Physics of Life Reviews ha deciso di affidare questa review proprio allo scienziato.
“La ricerca non si ferma certo qui”, puntualizza Micheletti. “Stiamo infatti andando avanti per migliorare le tecniche di analisi. Questa rassegna rappresenta però un quadro esauriente dello stato dell’arte che serve a guidare noi e tutti quelli che lavorano oggi in questo campo”.