Nel 2010, superato il primo anno di sperimentazione, la Provincia di Udine raggiungeva quasi il 5 per cento del totale dei voucher nazionali. Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
E’, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari. Il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale, mentre è escluso che un’impresa possa reclutare e retribuire lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi, come nel caso dell’appalto o della somministrazione.
Da metà 2012, da quando cioè è stata introdotta la riforma della disciplina sui voucher, si osserva un incremento in media del 30-35 per cento di assunzioni in agricoltura, come rilevato dal Centro per l’Impiego di Palazzo Belgrado. La modifica della normativa sui voucher, che ha tolto la possibilità alle aziende agricole di assumere con questa modalità tutte le varie tipologie di lavoratori, limitando esclusivamente l’impiego del voucher a giovani sotto i 25 anni e ai pensionati, ha indotto i datori di lavoro a scegliere la contrattualizzazione a tempo determinato, dunque una maggiore regolarizzazione rispetto alla forma ‘oraria’ della retribuzione prevista dai ‘buoni lavoro’ inclusi nella categoria del ‘lavoro accessorio’.
Analizzando i dati forniti dal Centro per l’impiego si nota che nel 2011 le assunzioni nel settore agricolo ammontano a 4 mila 817, mentre nel 2012 salgono a ben 5 mila 690: nel primo trimestre si sono registrate 1.665 assunzioni, con un + 5,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; nel secondo trimestre 784, in leggero calo rispetto al confronto con il 2011; nel terzo trimestre il trend risale mostrando un + 38,3 per cento pari a 2 mila 558 e nel quarto trimestre 683 assunzioni (+29 per cento).
Relativamente ai dati dell’Inps sull’impiego dei voucher si osserva che il Friuli Venezia Giulia, fino al 2011, rappresentava, rispetto al quadro nazionale, il territorio con ben un decimo dei voucher nazionali. Nel 2011 sono stati venduti 1 milione 417 mila 661 voucher di cui 84.377 con procedura telematica, 1 milione 210 mila 554 attraverso le sedi provinciali Inps, e 122 mila 730 attraverso la rete dei tabaccai. Nel 2010 erano stati venduti 902 mila 643 voucher di cui 30 mila 527 con procedura telematica, 851.949 attraverso le sedi provinciali Inps e 20.167 attraverso i tabaccai. Nel 2009 venduti 246 mila 814 e nel 2008 27 mila 692.
Secondo il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, per rivitalizzare complessivamente il settore occupazionale è necessario adottare misure che agevolino l’ingresso nel mondo del lavoro, introducendo all’inizio forme di flessibilità e di contratti a progetto che possano poi trasformarsi in rapporti di lavoro stabili: “Di fronte ad un mercato occupazionale in stagnazione, è necessario ripensare a forme di flessibilità coniugate con la sicurezza in prospettiva della trasformazione dei contratti, nell’ottica del modello dei paesi nordici flexsecurity”.