Avviato l’iter per costituire il Comitato per
l’amministrazione dei Beni civici
Consegnata in Municipio l’istanza formale dei compaesani
di Baselia, Tredolo e Vico
Conservare e promuovere il proprio patrimonio economico ed
ambientale; rilanciare le tradizionali forme di gestione
agro-silvo-pastorale, in un’ottica di equità
intergenerazionale e di rinnovabilità delle risorse;
sviluppare le funzioni sociali, economiche e ambientali e le
peculiari caratteristiche della Proprietà collettiva: sono
i tre obiettivi che la Comunità di Forni di Sotto si
prefigge di perseguire attraverso la costituzione del suo
Comitato per l’amministrazione dei Beni civici.
Al termine di un lungo periodo di preparazione, confronto e
approfondimenti, animato dal gruppo “Fornesi per gli Usi
civici”, un’affollata assemblea, convocata nella sala
consiliare del municipio il 27 dicembre, ha stabilito
ufficialmente di richiedere all’Amministrazione comunale
la convocazione delle elezioni, previste dalla legge statale
278/1957 e regolamentate dal decreto del presidente della
Regione 68/2011.
L’istanza, sottoscritta da decine di compaesani delle
borgate di Baselia, Tredolo e Vico, sottolinea che la
decisione della Comunità di ritornare «in possesso delle
prerogative di indirizzo e di gestione dei propri Beni
civici» è animata dalla volontà di realizzare
compiutamente i «princìpi costituzionali di
sussidiarietà e solidarietà», nel pieno rispetto
«della normativa vigente e in un rapporto di costruttiva
collaborazione con il Comune di Forni di Sotto, con le
Comunità e con i Comuni limitrofi, nonché con tutte le
istituzioni preposte alla cura e alla valorizzazione del
territorio montano».
Il documento è stato ufficialmente consegnato in Comune il
2 gennaio e poi inviato al Commissariato regionale degli Usi
civici, al Servizio regionale “Libro fondiario e Usi
civici”, nonché al Coordinamento regionale della
Proprietà collettiva, che fin dall’inizio ha sostenuto
il percorso della Comunità di Forni di Sotto, consolidando
una collaborazione iniziata negli anni Novanta, quando
operava il Comitato civico ecologico di Maria Colmano.
Le Terre collettive delle popolazioni di Baselia, Tredolo e
Vico assommano all’incirca a 6 mila 900 ettari di boschi,
pascoli e montagne, dei quali 3 mila compresi all’interno
del Parco delle Dolomiti friulane e proclamati dall’Unesco
“Patrimonio dell’umanità”.
Il riconoscimento legale di tale proprietà indivisa della
collettività fornese (preziosa eredità dei primi
colonizzatori della vallata) risale al 1976, quando è
stato emesso il Bando del Commissario regionale agli usi
civici n. 12, reso esecutivo in data 2 marzo 2000.
Foto: l’assemblea pubblica del 27 dicembre, presso
la Sala consiliare di Forni di Sotto, durante la quale è
maturata la decisione di richiedere la convocazione delle
elezioni per i Beni collettivi