Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra l’assessore provinciale al Lavoro, Bianca Della Pietra, e le rappresentanze sindacali per fare il punto sulle problematicità e gli sviluppi del tessuto imprenditoriale del settore della chimica nell’isontino.
Si è così parlato di un settore che più di altri vive di continue innovazioni e di aziende che per poter sopravvivere, vista la notevole esposizione alla concorrenza dell’Est asiatico, devono investire molto in ricerca, sviluppo e infrastrutture. Dinamiche di sviluppo che inevitabilmente cozzano, a detta dei sindacalisti, con le procedure burocratiche troppo numerose e onerose che “costringono” le aziende a impiegare specifiche risorse umane ed economiche, bloccando di fatto le politiche di sviluppo.
Altro fattore determinante è il costo dell’energia, che in Italia è molto elevato e che dunque risulta un forte ostacolo alla competitività. Il costo dell’energia, infatti, incide per il 25% all’interno del bilancio industriale di un azienda chimica. Questo costringe le aziende che vogliono rimanere sul mercato ad abbattere altre voci di costo quali, per esempio, le risorse umane.
L’Italia, inoltre, sta competendo anche con Paesi che non rispettano appieno le norme per la sicurezza e quindi “risparmiano”, risultando “malamente” competitive. In particolare, stare su un mercato in cui la concorrenza internazionale è fortissima richiede di poter esercitare un peso e di distinguere le produzioni su cui vale la pena di investire e quelle che possono essere tranquillamente lasciate all’estero.
A ciò si aggiunge il problema dell’accesso al credito presso gli istituti bancari, le cui previsioni per il 2013 sono aggravate dal fatto che i prestiti elargiti verranno mano a mano richiesti e le aziende, in questo fase storica, sono a corto di liquidità.
L’assessore Della Pietra ha assicurato ai sindacati l’impegno della Provincia di Gorizia a stimolare e sostenere la costituzione di consorzi di ricerca nei settori in cui lo sviluppo è possibile, oltre ai compiti in materia di lavoro già previsti. Un modo per creare un circuito virtuoso di maggior connessione tra formazione scolastica e universitaria, mondo della ricerca e mondo del lavoro. Infatti le aziende necessitano di nuove professionalità, soprattutto nel settore delle manutenzioni meccaniche, elettriche e elettroniche. Personale che potrebbe essere rappresentato sia da nuove qualificazioni sia da riqualificazioni del personale sospeso o espulso dal lavoro.