Un seminario rivolto a tutti, condotto da un esperto di marketing e comunicazione, che parte dall’uso del corpo della donna (spesso allo stesso tempo strumento e vittima del marketing), per ampliare il discorso alle strategie della comunicazione e ai suoi trucchi. Questo è quanto propone l’agenzia di comunicazione M&G di Buja, con il patrocinio del Comune di Pordenone, durante l’incontro “Pink Passion. Pubblicità e donna, un mondo da scoprire… non da spogliare”, condotto da Mauro Corda, professionista del settore, autore del libro “Ma perché ti ho comperato?”, che definisce il proprio mestiere un misto fra il confessore, il sociologo, l’antropologo e l’imbonitore.
“Pink Passion” è un progetto di etica nella comunicazione declinato al femminile, che si propone al pubblico con un linguaggio semplice, diretto e anche divertente, esponendo il panorama pubblicitario attuale e i cambiamenti in atto, scavando nei meandri della comunicazione e svelandone trucchi e tecniche di manipolazione. E’ una sorta di pronto soccorso per i consumatori per smascherare e comprendere i sistemi coi quali veniamo continuamente manipolati. In particolare la competizione spinge ad un uso fuori luogo ed esasperato del corpo femminile, non privo di conseguenze ed effetti collaterali, che non fanno bene né alle donne né alla società.
I media coi loro messaggi propongono e diffondono valori, modelli di comportamento, stili di vita, che senza rendercene conto adottiamo, ma non ci appartengono, non sono nostri. Sono schemi imposti da altri. E poi basta davvero solo esibire una scollatura generosa, un fondo schiena tonico, un’espressione ammiccante per poter comunicare in modo efficace? No. E perché appartengono esclusivamente al genere femminile? Perché le donne accettano di essere rappresentate in questo modo, se non addirittura si adeguano a questo modello? Ma è poi vero che lo accettano? Ci sono dei legami tra questi modelli di donna, fatte letteralmente a pezzi, proposte il più spogliate possibile e in pose ammiccanti e disponibili, con le violenze, gli epiteti, le “simpatiche” manate sul sedere dei colleghi e la disparità di fatto in molti ambiti della vita socio-culturale-politica del paese?
L’appuntamento rientra in un ciclo di incontri che si tengono su tutto il territorio regionale, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito delle iniziative dirette a diffondere la cultura del rispetto tra i sessi e a garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo. Ingresso libero.