Appuntamento venerdì 1° marzo alle 17.30 nel Salone del Consiglio di Palazzo Belgrado
La Provincia di Udine insieme all’Acat del capoluogo friulano renderà omaggio a Franco Boschian che di quest’importante sodalizio è stato presidente dal gennaio del 2008 al 2012, prima della sua scomparsa. Oggi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Belgrado, la presentazione dell’evento in programma venerdì 1 marzo alle 17.30 nel salone del Consiglio di palazzo Belgrado. A introdurre i lavori sarà l’assessore alle politiche sociali Adriano Piuzzi. Seguiranno gli interventi di Emanuela Piva Presidente Acat Udinese, Luigi Canciani della Società italiana di medicina generale, Alberto Peressini del Dipartimento delle dipendenze A.S.S.4 Medio Friuli, Isabella Costantini dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher e monsignor Ivan Bettuzzi. A conclusione, le riflessioni del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini.
«Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta da questa amministrazione – ha rilevato l’assessore Piuzzi – che ha l’obiettivo di ricordare una figura importante come quella del presidente Boschian indiscusso protagonista negli ultimi vent’anni della lotta contro il fenomeno dell’alcolismo. Boschian – ha ricordato Piuzzi – era divenuto un vero e proprio punto di riferimento per le circa 400 famiglie che nell’associazione hanno trovato negli ultimi anni un solido appoggio».
Franco Boschian si è spento l’anno scorso all’età di 67 anni. Era dirigente regionale in pensione, già dirigente scolastico e, dal 2008 presidente dell’Acat udinese. Ma il suo impegno all’interno del sodalizio che a Udine conta 55 club era cominciato molto tempo prima: da presidente si era dedicato in maniera instancabile a rendere più efficace e visibile l’attività dell’Acat. Aveva lavorato quindi per coinvolgere commercianti, esercenti, istituzioni e mondo della scuola.
E nel manifesto che promuove il memorial che si terrà il prossimo 1° marzo è riportato un pensiero di Boschian che più di molte altre parole riassume la sua figura: “Siamo convinti – sosteneva Boschian – che il secondo e non meno importante fine dell’Associazione sia legato alla prevenzione, all’accrescimento della consapevolezza dei rischi connessi al consumo di bevande alcoliche. È noto a tutti che gli interessi economici che ruotano intorno all’alcol sono fortissimi. Alcune volte immagino noi simili a nobili cavalieri antichi armati di spada contro un moderno esercito agguerrito e potentissimo. La storia ha sempre dimostrato che i grandi ideali, non la forza, alla fine vincono. La storia ha dimostrato che il successo appartiene a chi sa coinvolgere dietro ad un nobile ideale molteplici soggetti».