È andato all’allenatore della AssoSangiorgina Silvano Buttazzi l’edizione 2012 del Premio Bearzot. Oggi a palazzo Belgrado la cerimonia di consegna dell’importante riconoscimento istituito dall’assessorato provinciale allo sport e intitolato a uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi, il friulano Enzo Bearzot.
Il premio, ideato dall’ Assessorato allo Sport, in collaborazione con l’Associazione Sportiva Culturale Panchina Verde, la Lega nazionale Dilettanti Delegazione provinciale di Udine (LND), la FIGC Settore giovanile e scolastica di Udine e l’Ufficio di educazione motoria fisica e sportiva di Udine, viene assegnato annualmente al migliore allenatore di calcio distintosi nel settore giovanile della provincia di Udine per il rigore, la coerenza e l’impegno sul piano professionale, sociale e sportivo nella promozione, rispetto e diffusione dei valori fondamentali tra i giovani dell’etica e della sportività. Quest’anno, come detto, il vincitore designato è Silvano Buttazzi allenatore dell’AssoSangiorgina. Come ha spiegato l’assessore Virgili «il premio è stato istituito dalla Provincia in collaborazione con l’associazione Panchina Verde in memoria del grande allenatore friulano Enzo Bearzot.
Il premio viene assegnato annualmente al migliore allenatore di calcio distintosi nel settore giovanile della provincia di Udine quanto a quelli che riteniamo essere i valori fondamentali tra i giovani ovvero l’etica e la sportività. L’allenatore – ha aggiunto Virgili – è una figura molto importante per i giovani i quali vedono in lui un punto di riferimento da seguire. Proprio per questo l’allenatore delle giovanili deve avere precise caratteristiche per far crescere al meglio i ragazzi. Deve essere professionalmente preparato, deve saper comprendere i ragazzi, coinvolgendoli nel dialogo e aiutandoli ad attraversare il difficile viaggio dell’adolescenza. Egli dunque – ha sottolineato Virgili – riveste un ruolo importante non solo in campo, dove deve promuovere il gioco di squadra, ma anche nella crescita dei ragazzi. In una società come quella attuale fatta di competizione esasperata, di ricerca della fama e dei risultati ad ogni costo anche con il mancato rispetto delle regole, è importante promuovere nei giovani un’etica dello sport basata su principi sani. E l’allenatore – ha concluso Virgili – ha questo compito».
A ripercorrere i tratti salienti della propria carriera, lui, il premiato. Non senza commozione Buttazzi ha parlato delle vicende che hanno caratterizzato la sua storia di calciatore prima e di allenatore poi. A colpire soprattutto il fatto che mister Buttazzi, ha preferito focalizzare il suo impegno per i più giovani dimostrando, ancora una volta, la sua grande passione per il calcio. Pur potendo vivere gli “agi” delle categorie più alte, continua ad essere impegnato in prima linea: attualmente infatti Buttazzi allena i bambini dai 5 agli 8 anni.
Ospite d’onore della giornata Mister Edy Reja, nato in provincia di Gorizia, allenatore di varie squadre di serie A, tra cui Napoli e Lazio, noto anche a livello internazionale.
Alla tavola rotonda hanno preso parte anche l’assessore regionale allo sport Elio De Anna, il presidente regionale FIGC Lega Dilettanti Renzo Burelli, il Presidente del compitato provinciale del CONI Silvano Parpinel, Armando Ferro in rappresentanza della famiglia Bearzot, Luciano Quoco Presidente Panchina Verde, Gianni Tortolo Presidente provinciale Allenatori Calcio, Giovanni Messina Coordinatore Regionale Friuli V.G. – FIGC – Settore Giovanile e Scolastico del Friuli Venezia Giulia, Gino Ferro delegato provinciale di Udine Figc-Lnd e Alberto De Colle consigliere federale lega calcio dilettanti.