Appello alla regione: “stanzi risorse aggiuntive”
Scende in campo la Provincia di Udine per tendere una mano alla cooperativa editrice Radio Onde Furlane. L’assessore provinciale alla Cultura e all’Identità, Elena Lizzi, annuncia che nella seduta di giunta di questo lunedì, 28 maggio, si valuterà l’esistenza di possibili condizioni per un eventuale intervento straordinario. Non solo la Provincia, però, dovrà giocare la sua parte. “Come Ente ci rivolgiamo alla Regione affinché individui tutti i mezzi possibili per reperire risorse aggiuntive mediante le quali Onde Furlane possa superare questa fase di emergenza”. Dal canto suo, Palazzo Belgrado assicura che tenterà ogni strada per fornire ossigeno ai giornalisti e ai tecnici che da anni garantiscono un diritto fondamentale, quello all’informazione, in lingua friulana.
“Non dobbiamo però dimenticarci in quale contesto la Provincia è costretta ad operare a causa di leggi inique e ben poco lungimiranti: questo Ente – sottolinea l’assessore Lizzi – dal 2006, ovvero da quando sono state approvate le normative 24 e 25 grazie all’ex governatore Riccardo Illy, ha dovuto subire la decurtazione di competenze e di trasferimenti in quantità rilevante”. Inoltre, come se non fosse bastata questa ‘mazzata’, “dal 2008 – prosegue – con l’esplosione delle crisi finanziarie internazionali sono stati ridotti sensibilmente gli stanziamenti statali sulla legge 482 del’ 99”. Alla luce di questo quadro, pertanto, “siamo stati obbligati, anche come conseguenza della normative stringente su incarichi e contributi erogabili, a sostenere iniziative di impronta progettuale, prima ancora che qualsiasi realtà economica, anche se storica, conosciuta nel suo operato e nella sua alta qualità come è il caso di Radio Onde Furlane”.
In considerazione dell’acuirsi della morsa della crisi, però, la giunta provinciale, oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza agli operatori dell’informazione colpiti dai tagli, intende prendere in esame ogni canale possibile per identificare possibili capitoli di finanziamento. Lunedì la decisione.