I dati storici dello Stato Civile, ricavati grazie alla collaborazione degli LSU che seguono il Progetto Demografico, confermano il costante incremento della vita media
I cividalesi hanno acquistato ben 23 anni di vita in più dal dopoguerra ad oggi. E’ l’interssante dato emerso grazie al progetto demografico, in corso da alcuni lustri e seguito attualmente dai Lavoratori Socialmente Utili, che ha ome obiettivo la digitalizzazione di tutto l’archivio storico di Stato Civile fino all’anno 1871. Il beneficio atteso è quello di consentire la certificazione in tempo reale allo sportello e, a breve, direttamente da casa via internet; intanto i dati già digitalizzati consentono sin da ora di certificare in tempo reale qualsiasi evento di nascita, matrimonio, cittadinanza e morte fino all’anno 1953.
Come vantaggio “collaterale” vi è anche quello di poter effettuare statistiche automatiche sui dati informatizzati, come quella – per il momento parziale – sull’andamento dell’età media di morte dal 1947 al 2011, relativa a tutti i residenti e per tutti i deceduti a Cividale del Friuli. “I dati divulgati non rappresentano e non vogliono essere un dato ufficiale – precisa l’assessore ai servizi demografici Stefano Cicuttini – alla luce di una serie di limitazioni ancora insite nei dati, nella loro omogeneità, nei metodi di campionatura e nei sistemi di elaborazione in dotazione, che non sono stati sviluppati per questa tipologia di analisi”. Ciò però non impedisce di rilevare il dato finora più curioso rilevato dal personale LSU, scelto dal Comune di Cividale del Friuli proprio per le loro competenze informatiche: il significativo incremento intercorso tra i 58 anni di età media del 1947 e gli 81 anni del 2011.
“Tali dati e l’elaborato grafico danno comunque un’idea della tendenza in atto al prolungamento della vita media, che conferma tutti i trend nazionali e internazionali in materia”, conclude l’assessore. Un’ulteriore attestazione, insomma, del fatto che a Cividale si vive bene.