Incontro, nei giorni scorsi, dell’assessore alle politiche sociali della provincia di Udine con il neo presidente di concooperative Sialino
Rafforzare i rapporti tra Provincia e Confcooperative e discutere delle priorità in materia di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. E per concordare alcune linee guida in materia di politiche sociali, l’assessore provinciale Adriano Piuzzi ha incontrato nei giorni scorsi il presidente di Confcooperative Flavio Sialino. «Il sistema fin qui adottato per ogni decisione assunta per il territorio è stata presa con il territorio – ha affermato Piuzzi –. Per questo, l’incontro con il nuovo presidente di Confcooperative. Un modus operandi, quello della condivisione, adottato come regola in una materia, quella del sociale, ritenuta prioritaria dal nostro ente che è in prima linea nel dare risposte al territorio».
Tra i temi al centro dell’incontro l’atto di indirizzo adottato di recente dall’amministrazione provinciale volto a consentire l’affidamento di forniture di beni e servizi alle cooperative sociali di tipo B, ovvero quelle realtà che si occupano dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L’ente, in particolare, si è dotata di uno strumento che prevede la possibilità di affidare in regime di riserva alle cooperative sociali di tipo B le forniture di beni e servizi, diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, il cui valore sia sotto soglia comunitaria nonché per importi sopra soglia comunitaria. Grazie a questo documento si è previsto che si possa inserire, tra le condizioni di affidamento dei contratti, la cosiddetta “clausola sociale”. Ciò al fine di far prevalere il valore della socialità rispetto a quello dell’economicità favorendo, dunque, l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Secondo il presidente Sialino, si tratta di uno strumento necessario soprattutto ora che sono le categorie più deboli a pagare il prezzo più alto della crisi.
Come ha spiegato l’assessore Piuzzi, «la Provincia ha sempre messo in atto politiche orientate alla promozione e al sostegno della cooperazione sociale attuando, in particolare, riserve di affidamenti a favore della cooperazione sociale. Con questo atto – ha aggiunto Piuzzi – l’attuale amministrazione ha inteso non solo consolidare e sviluppare i livelli di protezione sociale fin qui attuati, ma caratterizzare il proprio impegno per realizzare quanto previsto dalla vigente normativa in materia, sviluppando il principio di sussidiarietà, mediante l’accelerazione dei processi di integrazione delle persone fragili e disagiate. In questo contesto – ha proseguito Piuzzi – stante l’esperienza fatta finora, cogliendo altresì le istanze manifestate dal mondo della cooperazione sociale ed espresse attraverso le associazioni di categoria, la decisione di adottare modalità all’avanguardia in merito all’affidamento di lavori, servizi e forniture che privilegino l’esigenza di creare opportunità di lavoro, quali proficue occasioni di reinserimento sociale per persone appartenenti a categorie svantaggiate. In quest’ambito – ha chiosato Piuzzi – le cooperative sociali di categoria B rappresentano lo strumento idoneo per l’impiego e l’inclusione sociale di queste persone».