Il sindaco Roberto Fasan: “rispettiamo l’impegno di chi lavora per migliorare l’economia” e punta il dito su chi avrebbe dovuto vigilare sul territorio e anche sull’informazione tronca
“L’origine della recessione industriale di Torviscosa è molto più lontana di quanto appare oggi a livello mediatico e di comunicazione: è legata alla superficialità, alla convenienza e ad azioni finanziarie scellerate, che nulla hanno a che vedere con un’oculata gestione industriale”. Il sindaco del Comune di Torviscosa, Roberto Fasan, interviene per fare chiarezza.
“Parte delle responsabilità, ricadono, inoltre, su quanti avrebbero dovuto vigilare e intervenire a tutela del territorio, per evitare il disastro ambientale che tanta parte ha avuto nella chiusura dello stabilimento Caffaro – dice -. Ciononostante, il polo chimico di Torviscosa, pur con qualche ritardo e non poche difficoltà, sta ripartendo con nuovi importanti progetti industriali che si stanno concretizzando proprio in queste settimane, a dispetto della crisi generale”. Fasan sottolinea come, “grazie all’azione della politica regionale Fvg, attraverso Friulia, al coraggio imprenditoriale di Diana Bracco, Francesco Bertolini e Donatello Todisco, Torviscosa può e deve guardare al futuro con un rinato ottimismo”. Non solo: per la prima volta in 70 anni, Torviscosa sta guardando ad altre opportunità economiche, legate alla valorizzazione in chiave culturale e turistica, del proprio patrimonio urbanistico, storico e di archeologia industriale.
Fasan punta il dito, infine, su recenti comunicazioni dei media dedicate a Torviscosa: “l’attuale Amministrazione comunale, che ha ereditato il pesante fardello di queste situazioni, non ha avuto nemmeno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, per mancanza di tempo da parte degli organi di informazione. In particolare la Rai, servizio pubblico: non concede il giusto spazio agli amministratori locali? Allora è giusto denunciare il rilevante spreco di risorse economiche per una discutibile diretta televisiva di 5 minuti. Chi paga responsabilmente il canone Rai ha diritto di avere il giusto riscontro da un servizio pubblico”.
“Il quadro di Torviscosa rappresentato anche dal settimanale Espresso non è certamente significativo della crisi economica generale: non può, pertanto, essere un emblema di tutto il Nordest. Informazione che non onora l’impegno profuso dalle realtà economiche efficienti, attive sul nostro territorio: Edison, Lavanderia Adriatica, Spin-Bracco, Caffaro Industrie spa, Serichim, Serex, Atomizzatori Friuli, Parmalat, Aziende Agricole Torvis, Cti. Realtà che impiegano stabilmente oltre 560 persone, senza contare le altre attività a carattere artigianale o di servizio. “Questa è la vera realtà di Torviscosa e noi continueremo sulla strada intrapresa anche se l’opinione di qualche detrattore ‘sorridente’ è quella del ‘tanto peggio, tanto meglio’”.