Mi rimarranno in mente gli occhi lucidi di Totò e di Giampaolo Pozzo. Il presidente che parla di movida e di volersi divertire Una notte bianca a Udine diventata per l’occasione bianconera.
Molte novità per l’Udinese da quando Guidolin ha deciso di farsi da parte e di attendere in stand by di disegnarsi un futuro ancora poco chiaro.
La grossa novità è rappresentata dalla presentazione in luglio prima di salire in ritiro per farla coincidere con la Notte Bianca del capoluogo udinese. La notte che anticipa i festeggiamenti del Santi Patroni, Ermagora e Fortunato di Aquileia, Martiri della Chiesa. Festeggiati oggi, 12 luglio.
Tutto nuovo anche il posizionamento del palco, rivolto di schiena al Castello di Udine, in modo da abbracciare, da posizione sopraelevata, tutta la folla di Piazza Libertà. Le ultime presentazioni avevano un layout diverso. Così forse ha più senso perché la scenografia della salita al castello è uno spettacolo che ti incanta. Soprattutto se in cielo splende la luna di ieri. Ma con il senno di poi tutti sono dei campioni, in questo caso di prospettiva.
Tutto nuovo, non la passione dei tifosi bianconeri accorsi alla spicciolata in Piazza.
Erano lì, in duemila e riempivano ogni angolo, ogni colonna, ogni davanzale, ogni gradino della Loggia del Lionello. Insieme alle statue di Ercole e Caco. Popolarmente chiamate Floreàn e Venturìn, personaggi mitologici narrati da Virgilio nel VI libro dell’Eneide e liberati della foglia di fico imposta per un pò dalla pruderie di molti. Sono lì da sempre a Udine, come l’Udinese e l’amore che vive fra i suoi tifosi, a volte arrabbiati, a volte delusi. Ma presenti sempre. Lì, nel cuore della città.
Nuova l’Udinese di Andrea Stramaccioni e del vice Dejan Stankovic, per ora solo nella forma e nella comunicazione, perché sarà il campo ad emettere i primi giudizi.
La mega truppa bianconera arriva abbondante come ogni anno ( più di 30 le pedine attualmente ) e si accinge a fare le valige per il ritiro montano di Arta Terme. Lunedì la truppa salirà in Carnia per continuare la preparazione abbozzata in questi giorni nel preritiro del Bruseschi. Due settimane per poter capire come scremare il gruppo e gettare le fondamenta di un nuovo ciclo.
Tante novità ma anche molte conferme: Pinzi, Domizzi e Di Natale acclamati dalla folla in festa; un Totò commosso ( gli occhi erano lucidi davvero quando il maxi schermo li ha immortalati in un primo piano che non aveva bisogno di molte parole) dall’affetto e dai cori, un siparietto ormai caratteristico fra il Paron Giampaolo Pozzo e il primo cittadino di Udine, Furio Honsell: alla vigilia del suo trentennale come Presidente e poi Patron della squadra, da sempre il suo primo tifoso, ha lanciato il sasso al sindaco per invitarlo a creare una movida all’interno dello Stadio, un parco giochi per le famiglie, usufruibile tutta la settimana….” Mi auguro che questo accada ma faccia presto perché io ho 73 anni…”. Pronta la risposta di Honsell pronunciata con un sorriso: “ Presidente, lei è un vulcano di idee…”. Come dire, vedremo di continuare al meglio la collaborazione…. E poi il presidente che invita tutti a divertirsi, scatenando un consenso generale e il coro. “C’è solo un presidente”. Immancabile scambio di slanci d’affetto sinceri fra un uomo che ha investito la sua vita nella sua creatura bianconera e un pubblico abituato a venti campionati di fila nella massima serie.
Verso la fine arrivano i due volti nuovi attesi dal pubblico a recitare la parte di protagonisti per riprendersi l’Europa. Stramaccioni e Stankovic appaiono emozionati e non fanno proclami. Addirittura Deki invita tutti “a parlar poco e lavorar molto”. Strama che si lascia andare a “ Udine è una città che ti incanta, non mi aspettavo tanto entusiasmo”. L’entusiasmo c’è e si respira nell’aria fresca di un’estate che sembra non decollare.
Una presentazione durata non molto, meno coreografica delle ultime che erano feste in piazza per la conquista di un Europa da Champions, il coronamento di stagioni eccezionali dell’Udinese di Francesco Guidolin.
Qui si lavora d’anticipo, si va di happy hour per augurare di rivivere le stesse emozioni. Le sensazioni sono buone, ora palla al campo.