Domani sera alle 20.45 allo stadio Meazza di Milano andra’ in scena per la nostra Amata Udinese l’ultimo atto di una stagione tutto sommato soddisfacente. Gli uomini di Mr Delneri se la vedranno contro l’armata brancaleone interista, che, anche se a questo torneo non ha più molto da chiedere, vorrà congedarsi dal pazientissimo pubblico amico con una prestazione che possa lasciar loro un buon ricordo, soprattutto dopo il calvario dell’altalenante cammino nerazzurro, condito da ben CINQUE (ho scritto veramente 5) cambi di guida tecnica (Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli e di nuovo Vecchi). Di contro i bianconeri hanno ancora una flebile speranza, in caso di successo, di agguantare in extremis quel decimo posto, che una volta toccata la fatidica “quota 40”, era diventato l’obiettivo per il finale di stagione. Ad essere sinceri c’era anche quello dei “50 punti” (ero a capo degli illusi/speranzosi), ma le ultime due sconfitte patite in trasferta con Bologna (malissimo) e Crotone (male) hanno negato questa opportunità, e conseguentemente anche l’ipotesi di “scavallare” in graduatoria.
Le due compagini dovrebbero scendere in campo con formazioni rimaneggiate; l’Udinese dovrà fare a meno della D & D, ovvero degli squalificati Danilo e De Paul, appiedati dal giudice sportivo dopo le “stranezze” accadute in Udinese-Samp di domenica scorsa. Inoltre ci sarà anche il “saluto” di qualche calciatore; su tutti Zapata da una parte e Palacio dall’altra, ma presumo che i due attaccanti sudamericani non saranno gli unici a cambiare casacca la prossima stagione; così spazio ai giovani od a coloro la cui prestazione sarà utile per futuribili valutazioni. L’Udinese dovrebbe riconfermare in porta Scuffet e con il pacchetto arretrato che da destra a sinistra dovrebbe schierare il recuperato Widmer e poi Angella, Felipe e Gabriel Silva. I quattro di centrocampo saranno i sicuri Hallfreddson, Balic e Jankto con il ballottaggio a destra tra Badu e Matos. La coppia davanti sarà formata dal Panteron Zapata e da Monsieur Thereau che non dovrebbero essere sazi di segnare, visto che entrambi hanno davanti degli stimolanti obiettivi; Duvan insegue la “doppia cifra”, mentre Cyril cerca il personale “13”. Auguriamoci che la Scala del Calcio sia teatro di un degno finale…
Paolo Matrecano