In una domenica tinta di bianconero anche la GSA mette il timbro.
Gara di carattere, di forza e di squadra. Una vittoria che mette la parola fine alla lotta-salvezza per Udine, che con Forlì non solo pareggia le vittorie negli scontri diretti ma mette dalla propria parte anche la differenza canestri. Finale al cardiopalmo, come non se ne vedevano da tempo al PalaLongobardi. Onore a Forlì, cantiere in costruzione ma troppo Crockett-dipendente. Non vorrei che i correttivi siano arrivati troppo tardi, ma soprattutto che aver rinunciato a Vico non costi loro la stagione. Ad ogni buon conto, affari loro! Ci risentiamo domenica prossima, quando per battere la bella formazione rosetana del presidente Cimorosi servirà ben altro. ‘Grandi Ragazzi’ Queste le parole del presidente Alessandro Pedone a fine partita: «Una grande prestazione di squadra. Abbiamo fuori due ottimi giocatori più altri tre acciaccati. La sfortuna continua ad abbattersi su di noi, ma non ci piega. Riuscire a vincere con la voglia che ci ha messo Forlì era veramente difficile. Quasi proibitivo per come hanno cominciato a difendere. Poi Lino Lardo ci ha messo del suo, tanto a tattica oggi in campo. Complimenti al nostro coach. Un complimento particolare al carattere oltre che alla prestazione di Ousmane Diop. E adesso pensiamo a riprenderci quanto ci è stato tolto all’andata a Roseto. Mi aspetto un palasport gremito domenica prossima».
E’ stata la vittoria del cuore quella conseguita dall’Apu Gsa Udine per 70-66 contro l’Unieuro Forlì a Cividale. I friulani – scesi in campo senza Traini e Zacchetti oltre ai “soliti” Castelli, Truccolo e capitan Vanuzzo – ribaltono il -3 dell’andata e restano a +10 dall’ultimo posto in classifica.