L’ Udinese parte bene, sembra che il panettone non abbia appesantito i bianconeri; almeno non tutti, perché quando Brkic si fà infilare da un tiro degno del peggior torneo celibi ammogliati, la sensazione di pesantezza c’è tutta. Il Verona gioca composto e svolge il suo compitino, difesa arcigna e ripartenze veloci, l’ Udinese rivede i fantasmi dell’anno appena passato, tanto che il portiere bianconero e con lui tutta la difesa, si addormenta e regala a Toni, sempre in agguato, il pallone del 2 a 0. 2 tiri 2 gol per il Verona, ed al suo primo tiro con Pereyra passa anche l’ Udinese che poi cerca il pareggio con frenesia ma poca lucidità, tanto da essere trafitta una terza volta. Toni è una spina nel fianco di una difesa impacciata e lenta, forse per i carichi di lavoro che dovrebbero farla volare tra qualche tempo, e dimostra che l’ ariete può sempre dare il suo contributo. Non si può presentarsi sempre in punta di fioretto, mille tocchi e belle giocate, a volte bisogna saper usare la sciabola. Questa Udinese non sà farlo. Mancano le idee, manca il coraggio, o l’abilità, di saltare l’uomo, ci si è voluti convincere che il regista e l’ ariete non servono, ma non c’è più Sanchez a scardinare le difese. Sanchez, forse la ricerca spasmodica del suo sostituto potrebbe essere stato l’ errore di questi anni. Lui è un giocatore come pochi ed ora che non è più bianconere, forse, giocare facile, con uno che detta i tempi, uno che la spizza e gli altri che ruotano intorno senza troppi riferimenti, non sarebbe male. Non servono nomi incredibili, Lodi era nostro, ed una punta centrale di peso non credo sia impossibile da trovare, infondo Toni è al Verona non al Barcelliona. Bisogna cambiare marcia e per quest’anno badare a quei 40 punti a volte snobbati e dati per scontati. Sono certo che la vera Udinese non è questa, ci aspettiamo che a breve, direi entro un mesetto, prenda il volo, come solitamente fa, ma per ora i numeri dicono che con un ritorno così il prossimo anno si potrebbe giocare ‘di sabato’ seppur c’è chi fà peggio di noi. E’ vero un anno buio capita, l’ importante è riuscire a gestirlo con il minor danno possibile. Quest’ anno stupisce un poco perchè avendo cambiato meno del solito ci si aspettava faville, ma se tornate allo scorso anno di questi tempi, i punti erano pochi di più ed i discorsi molto simili ad ora. Capitolo Di Natale: Premettendo che oggi nell’ assoluta negatività della squadra, il capitato è stato uno dei migliori, è chiaro che chi sà stupire sia anche colui che può essere criticato di più quando per mille motivi non lo riesce più a fare. Resto dell’ idea che le energie vadano gestite ed i campioni dovrebbero capirlo invece di scaricare le colpe sui fischi e le critiche di qualche tifoso ingrato. Il capitano ha fatto tanto e farà ancora molto, tutti lo sanno e lo stimano per questo, ma invece di uscirsene con ritiri a fine anno ed altre sparate, in questi momenti dovrebbe prendere per mano i ragazzi e portarli fuori dal tunnel.